Il canottaggio piacentino guarda avanti cercando di far crescere gli allenatori del domani. Proprio in quest'ottica s'inquadra il nuovo corso per istruttori di canottaggio iniziato nei giorni scorsi alla Vittorino da Feltre. Il corso – organizzato dal comitato regionale Emilia Romagna della federazione italiana di canottaggio – si avvale della collaborazione delle due società canottieri cittadine; alcuni incontri saranno infatti ospitati presso la Nino Bixio. Gli studenti del corso, undici in tutto, sono per lo più giovani atleti delle due società, a cui si sono aggiunti alcuni master e due allievi provenienti dalla canottieri Ongina, società che ha espresso l’intenzione di tornare a praticare il canottaggio agonistico. Quasi certamente anche l’Ongina ospiterà alcune lezioni. Il corso può vantare come responsabile e principale docente una figura di rilievo del canottaggio nazionale. Si tratta del cremonese Claudio Romagnoli, allenatore della nazionale italiana juniores. A sostenere gli aspetti logistici vi sarà il coordinatore tecnico regionale Francesco Solenghi. Il corso si articolerà in dodici incontri che spazieranno su tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi di questo sport: dalla tecnica di voga ad argomenti medici e psicologici, dalla preparazione delle barche alle iniziative per la diffusione dello sport fra i giovani. E’ questo, infatti, il problema più delicato ed importante per uno sport dalle enormi potenzialità di formazione fisica e psicologica per i giovani ma con una diffusione ancora esigua. Il corso è infatti destinato a formare istruttori di primo livello, il cui scopo sarà principalmente l’avviamento dei più giovani al canottaggio. “Lo sport nella nostra città – ha detto il delegato regionale della Federcanottaggio, Lorenzo D'Amato – è nato nel segno del remo e del Po. Il canottaggio piacentino si rinnova ora con una nuova leva di istruttori, da affiancare ai Valisa ed ai Solenghi che questa tradizione rivivono ogni giorno, nella prestigiosa eredità del maestro Vercesi. Questi nuovi allenatori ci permetteranno di vedere remare sul nostro Po ancora tanti atleti anche in futuro”.
|