COPRA NORDMECCANICA PIACENZA – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 0-3 (23-25; 23-25; 24-26)
COPRA NORDMECCANICA: Marshall 8, Bjelica 6, Pampel 16, Zlatanov 19, Rak 2, Boninfante 2, Durante (L), Insalata, Bravo 3, n.e. Grassano, Zingaro, Dunnes, Boschi. Allenatore: Lorenzetti
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Platenik 9, Fortunato 6, Nikolov 12, Wijsmans 15, Curti 7, Gonzalez 5, Vergnaghi (L), Biribanti, n.e. Abbadi, Ariaudo, Rossi, Nuti. Allenatore: Prandi
Arbitri: Barbero - Locatelli
NOTE. Durata set: 26’; 29’; 30’; Piacenza: battute sbagliate 11, ace 3, ricezione 62% (perf. 55%), attacco 54%, muri 1, errori 10. Cuneo: battute sbagliate 8, ace 3, ricezione 53% (perf. 37%), attacco 52%, muri 4, errori 5. MVP: Gonzalez. Spettatori 3798
Stanno tutti nel recupero che Cuneo mette in atto nel secondo set i motivi del successo della Bre Banca. Un 3 a 0 che pone le sue fondamenta nella maggiore capacità della squadra di Prandi di affrontare le situazioni di stress, dove anche un errore può essere decisivo per incanalare sui binari sbagliati una sfida equilibratissima.
Gli errori, dicevamo, tanti da una parte e dall'altra, ma sufficienti per far pendere l'ago della bilancia dalla parte di Cuneo, più attenta e precisa nei finali di set, dove invece Piacenza ha messo in mostra tutti i limiti di una formazione ancora in rodaggio e comunque rimaneggiata. E questo lo si è visto in modo particolare nel secondo set, quando Cuneo è riuscita a rimontare una situazione molto compromessa (18-14), sfruttando la continuità dei suoi martelli, ma soprattutto approfittando di un black out in casa emiliana. Muro, difesa, ricezione e attacco, in casa Copra Nordmeccanica niente ha più funzionato, come dimostra l'ultimo punto del set, un concentrato di disattenzioni, che ha permesso alla squadra di Prandi di prendere il largo e consolidare il proprio vantaggio nella partita. Ma addebitare tutto a Piacenza sarebbe quasi riduttivo per quanto ha fatto vedere la Bre Banca in campo, e infatti è proprio la maggiore incisività dei piemontesi che ha consentito loro di aumentare il proprio vantaggio in classifica sugli emiliani, andando così a consolidare la terza posizione in classifica.