Ore 8.30 italiane, inizia la quarta partita olimpica della nazionale maschile di volley e sono ricordi amari per noi piacentini davanti alla tv. Immagini da dimenticare quelle che ci vengono rievocate dai giocatori avversari che entrano in campo, Kaziyski e Nikolov: i “trentini”-bulgari che ci hanno chiuso le “Heaven’s door” nella finale di campionato. Ma chiudiamo qui la pagina di memorie, non siamo masochisti e pensiamo: “ci rifaremo oggi” (e così è stato).
Zlatanov e Meoni partono in panchina ed il loro sguardo di vendetta non ha modo di perforare la rete olimpica; solo Bovolenta appare nelle diagonali schierate da Anastasi dal primo set (Birarelli-Bovolenta, Martino-Cisolla, Vermiglio-Gavotto, libero Corsano) e se la gioca (top scorer del primo set).
La sfida inizia bene per l’Italia che può servirsi delle buone ricezioni di Corsano e dell’ottima regia di Vermiglio, che da fiducia a Gavotto (sostituto dell’infortunato Fei) ricevendo in cambio un'ottima prestazione; il primo set va agli azzurri (oggi in divisa bianca) per 25 a 20, con Kaziyski e Nikolov spesso murati e piegati in battuta.
Il secondo parziale prosegue e si conclude bene (25 a 21 per la nostra nazionale); peccato per Corsano che riaccusa dolori al solito ginocchio malconcio. L’Italia torna così a quota due infortunati: Fei si riprenderà (così dicono i più fiduciosi) per i quarti di finale e Corsano chissà (forse i tecnici oggi avevano un po’ azzardato nel metterlo in formazione).
Sul 24 a 15 del terzo set, Kaziyski spera di fermarci e mette a segno il punto del 24 a 16. Speranza bruciata! Il suo collega bulgaro in battuta serve male e la partita va all’Italia, qualificata per i quarti di finale con un buon piazzamento e con la sicurezza di non incontrare le più le più forti dei gironi. Ricapitolando: 3 a 0 per l’Italia (25-20, 25-21, 25-16). Ottima prestazione per la nostra nazionale oggi. Davvero bravo il palleggiatore Vermiglio che copre i pallonetti con sicurezza e serve i nostri attaccanti senza far loro incontrare troppi muri avversari: Gavotto (protagonista di una buona giornata) ringrazia.
Bravo ancora una volta Bovolenta (consideriamolo ancora “piacentino” fino a fine Olimpiade), degno sostituto di un Mastrangelo che accusa anche lui qualche dolorino (ahinoi!).
Ilaria Maltoni
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