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Piace sulla buona strada, lo dicono i numeri IL PUNTO

Della partita con l'Albinoleffe rimane l'ennesima vittoria di fondamentale importanza in chiave classifica. Legittimo chiedersi se mai capiterà di giocare una partita che non abbia il sapore di un dentro o fuori, in un campionato strano dove, con alti e bassi, sembra che tutti viaggino veloci.

Vale la pena da questo punto di vista di fare un paio di conti. Il Piace di Ficcadenti ha conquistato 21 punti in 13 partite, dalla 14esima di andata alla quinta di ritorno, con una media superiore a 1,6 punti a partita. Detto che 13 partite rappresentano quasi un terzo di campionato, il secondo trimestre in pratica, è necessario fare qualche considerazione. La prima è che mantenendo questa media fino alla fine del campionato il Piace chiuderebbe a quota 56, ben oltre la soglia fissata per la salvezza (50, forse qualcosina in più quest'anno). La seconda è che nel periodo preso in considerazione solo tre squadre hanno fatto meglio dei biancorossi, vale a dire il lanciatissimo Grosseto della coppia Esposito-Pinilla (25 punti), il Brescia e il Sassuolo (24), tre formazioni di alta classifica. Nel dettaglio, le nostre avversarie ne hanno portati a casa dai 18 di Albinoleffe, Ascoli, Crotone e Galllipoli, ai 17 di Mantova e Reggina, ai 16 del Cittadella, ai 14 della Triestina fino ai 13 della Salernitana e ai soli 6 punti messi insieme da un Padova in caduta libera. La terza è che i ventuno punti del nuovo Piace sono stati ottenuti con 6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte: queste ultime sono state rimediate contro Grosseto (in casa), Cesena, Lecce e Brescia, cioè 4 delle 6 squadre attualmente in zona promozione; i pareggi contro Torino, Empoli e Vicenza, formazioni di medio-alta classifica, mentre gli scontri diretti sono stati tutti vinti, contro Ascoli, Albinoleffe, Triestina, Gallipoli e Padova (la sesta e ultima è l'impresa di Modena con il Sassuolo di Pioli, secondo in classifica). La quarta e non meno importante è che questo induce, oltre che ad un certo ottimismo per i prossimi spareggi, ad una situazione di vantaggio molto utile in prospettiva negli scontri diretti: Piace avanti (4 punti a 1) con le uniche squadre affrontate due volte (Padova e Albinoleffe); vantaggi provvisori con Triestina, Gallipoli, Ascoli; svantaggi provvisori (ereditati però dalla gestione Castori) con Crotone, Reggina e Mantova. L'ultima considerazione riguarda il Piace3, quello uscito dal mercato di gennaio: 9 punti in 4 partite, un ruolino davvero interessante anche se è presto trarne conclusioni. I numeri confermano pertanto che la squadra dell'allenatore marchigiano è sulla buona strada.

Rimane una prestazione gagliarda, in pieno stile lotta per la salvezza, contro una squadra che proprio di questo giusto approccio difetta, dopo essersi illusa di potersi reinserire nella zona promozione.

Rimane un finale a tratti esaltante, con un Piace ridotto praticamente in nove dall'espulsione (giusta) di Tonucci e dai crampi di Parfait a difendere con i denti il golletto di vantaggio maturato ad inizio ripresa dopo un primo tempo di attesa.

Rimane una preparazione del match molto concreta e realistica da parte di Ficcadenti, che ha chiesto alla squadra di non scoprire il fianco ai pericolosi attacchi avversari e di provare a colpire con le ripartenze, cosa che puntualmente è avvenuta con la bella azione Paro-Foti-Sivakov, e poi si è coperto togliendo Cani per Amodio e finendo poi per giocare, dopo l'espulsione di Tonucci, senza attaccanti di ruolo.

Rimane la prestazione convincente di Salvatore Foti, il migliore in campo, che ha saputo giocarsi alla grande l'occasione offertagli dalla squalifica di Moscardelli. L'assist decisivo per Sivakov, l'azione del mancato raddoppio di Parfait, l'unico tentativo biancorosso del primo tempo (tiro secco ben parato da Pelizzoli), numerose giocate interessanti e la sensazione costante di poter far male: tutto questo in poco più di un'ora di gloria per questo giovane che tanto ricorda Tentoni nelle movenze, ma sempre più il Tentoni di Cremona.

A proposito di cremona, rimane una rivincita sul mai amato Mondonico, che troppo spesso ha fatto soffrire i tifosi biancorossi, e che per una volta è tornato a casa a mani vuote.

Rimane ora di andare a Salerno senza farsi condizionare dall'ultimo posto in classifica e dal giocare a porte chiuse (sai che svantaggio per loro, abituati a giocare tra gli insulti dei propri tifosi...), ma partendo dal 3-2 che i campani hanno rifilato al Torino, dimostrando di essere ancora vivi.

 

 
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