Una celebrazione del 2 giugno dal sapore diverso dal solito, con lo spirito di una festa nel 60esimo anniversario della Costituzione, e soprattutto calata all'interno di uno scenario inedito, quello del fantomatico (perchè sconosciuto ai piacentini) castello medievale custudito dentro la superficie di proprietà militare ancora occupata dagli stabilimenti dell'ex Arsenale. E' l'idea promossa dal presidente della commissione consiliare sulle aree militari, Gianni D'Amo, e fatta propria dal generale Francesco Castracaro, da poco designato al comando del polo di mantenimento pesante nord. Commissari comunali e vertici militari si sono ritrovati insieme per il sopralluogo nel vasto perimetro collocato nel cuore della città, disteso da barriera Genova a barriera Torino. La visita della commissione, alla quale si è unito il vicesindaco Francesco Cacciatore, era stata programmata con l'obiettivo di compiere una valutazione diretta, sul campo, della vastità e di quello che contengono le aree militari urbane prossime alle dismissione. "E' stato un sopralluogo - ha spiegato il presidente D'Amo - assai interessante, a tratti emozionante, perchè ci ha consentito di cogliere con occhi diversi la città. A due passi dal centro ci sono aree vastissime pressochè sconosciute: la città vista da lì è realmente un altro film. C'è il cosiddetto castello con il bastione fortificato, l'ex ospedale militare con un porticato splendido, palazzine e uffici che sono bellissime testimonianze di archeologia industriale. Di fronte a questo scenario siamo usciti con la consapevolezza delle potenzialità di queste aree e della necessità di liberarle e aprirle ai piacentini. Abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte del generale Castracaro, per questo abbiamo proposto di cominciare a riappropriarci di questa porzione di città il 2 giugno prossimo, nell'anniversario della Costituzione, con una manifestazione da tenersi all'interno dell'ex Arsenale, vicino al castello, che abbia il sapore della festa e richiami tanti piacentini". La commissione aree militari tornerà a riunirsi martedì prossimo con il confronto coi sindacati Cgil, Cisl e Uil sul futuro degli stabilimenti militari.
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