"Basta con le liti e l'autoreferenzialità. Occorre un salto generazionale". Roberto Reggi in un'intervista concessa a Gianfranco Salvatori della "Cronaca" non fa sconti al Partito Democratico criticando la gestione e invocando una nuova politica.
«Il Pd deve smettere - ha risposto il sindaco all'intervistatore - di essere autoreferenziale. Deve smettere di puntare sui vecchi meccanismi, con le liti che c’erano nei vecchi partiti. Si sta sui giornali per temi che non interessano ai cittadini, come ad esempio il caso Villari [...]. A me, oggi, non verrebbe nemmeno in mente di chiedere aiuto a Veltroni, Rutelli e ad altri. Lavorano ancora utilizzando vecchi sistemi. Occorre un salto generazionale. Anch’io sono superato. Ma a Roma vorrei vedere altre facce.».
E in riferimento al gruppo dirigente del Pd.
«Temono la scalata dei giovani, che possono togliere loro i posti. Molti di questi non hanno neanche un lavoro. Io e altri, invece, potremmo lasciare la politica e tornare al nostro impiego. Per i giovani, però, è difficile avanzare perché la conservazione è grande. [...] Io mi sento un po’ un talent scout. Ho scelto assessori giovani, motivati, non guardando alla loro storia politica, ma a quello che sanno fare. Se sono bravi o meno. L’assessore De Micheli è uno di questi, ad esempio».
L'intera intervista è sul quotidiano "Cronaca"
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