"Una vittoria dello spirito unitario che ci ha guidato in questa vicenda e un gesto molto bello". Ha commentato così il presidente provinciale dell'Anpi Mario Cravedi la decisione dell'amministrazione comunale di Pecorara di ritornare sui suoi passi e di non cancellare più "piazza 25 aprile". Cravedi è intervenuto all'inizio dell'assemblea dell'Anpi che era stata indetta per mobilitarsi contro la delibera licenziata dalla giunta del Comue dell'alta Valtidone. "Voglio ringraziare - ha affermato Cravedi - tutti quelli che hanno preso posizione perchè i nostro messaggio ha fatto discutere tutta l'Italia. La nostra vittoria è figlia dell'impostazione unitaria che abbiamo tenuto fin dall'inizio: ribadisco il 25 aprile non è la festa dell'Anpi ma di tutti gli italiani, per questo abbiamo chiesto il sostegno di tutti. Lo spirito di questa data risiede nella gioia della libertà riconquistata, il punto di rottura rispetto al passato di guerra e devastazione". Qualche considerazione polemica soltanto all'indirizzo di "quegli enti locali che non hanno avuto la sensibilità di prendere posizione sulla vicenda".
La retromarcia del Comune di Pecorara
L'amministrazione di Pecorara fa marcia indietro e revoca la delibera che intendeva cambiare nome a piazza XXV Aprile. La notizia è stata diffusa dal sindaco Franco Albertini con un comunicato stampa. "Abbiamo deciso di revocare la delibera legittimamente assunta e giuridicamente ineccepibile - scrive il sindaco Franco Albertini - con cui si voleva unicamente rendere omaggio al cardinale, lungi da noi l'idea di cancellare o comprimere il significato del 25 Aprile".
La decisione di revocare la delibera che tanto ha fatto discutere non viene però fatta senza una coda polemica. "Le violente critiche che hanno accompagnato la nostra decisione - scrive ancora Albertini - di dedicare la piazza principale del nostro comune alla persona che, a ragione o a torto, riteniamo essere stata la più autorevole cui la nostra comunità ha dato i natali, non hanno alcuna ragion d'essere. Nessuno di noi ha mai pensato di cancellare alcunché della memoria collettiva della nostra comunità e tanto meno quanto il 25 Aprile rappresenta per la stessa. Contrariamente a quanto sostenuto, quando abbiamo proposto di intitolare a Jacopo da Pecorara la piazza che, da pochi lustri e forse senza il rispetto di tutte le procedure dovute, era stata dedicata al 25 Aprile, volevamo solo ed esclusivamente rendere più solenne il tributo al nostro cardinale, senza che ci sia mai passata per la testa alcuna ambizione di revisione storiografica o amenità similari".
Oggi è confermata l'assemblea di mobilitazione indetta dall''Anpi, alle 18 nella sede di via X Giugno.
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