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Nasce Emersi, progetto contro il lavoro nero

“Emersi” è una linea progettuale del progetto LABOR, formulato dalle Province, sotto l'egida dell'UPI e finanziato dal Dipartimento Affari Regionali (D.A.R.). con le risorse del Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli Enti locali (cosiddetto programma Elisa). E' un progetto che mira all’integrazione, normalizzazione e georeferenziazione di dati dei diversi enti che hanno competenze a livello di controllo della regolarità del lavoro (Centri per l’impiego Provinciali, INAIL , Direzioni Provinciali del Lavoro, Casse Edili), per analizzarli e realizzare azioni preventive a contrasto del lavoro irregolare ed insicuro ed a supporto dell'azione di controllo. In particolare, Emersi prende in considerazione i settori dell'edilizia, logistica e movimentazione merci, agricoltura. Si punta, tra l'altro, ad informatizzare ed integrare i dati derivanti da notifica preventiva di apertura di cantiere , che deve essere resa alla Direzione Provinciale del Lavoro e al Servizio di Medicina del Lavoro dell’ASL , e della D.I.A. ( enuncia Inizio Attività), che va resa ai Comuni. Della linea progettuale è capofila la Provincia di Piacenza. Aderiscono alla linea le altre Province emiliano romagnole (Bologna, Parma, Reggio Emilia, Modena, Forlì-Cesena, Ferrara, Ravenna e Rimini) e quelle di Cremona, Avellino, Nuoro, Carbonia, Ascoli, Pisa, Lodi, Lecce, Matera, Belluno, Oristano, Pesaro, Padova, Sassari. In tutto, le Province coinvolte sono 23. Le altre linee del progetto LABOR sono quelle volte all'integrazione delle basi dati relative alle attività economiche e all'autoaggiornamento dei dati (capofila la Provincia di Torino), la linea che punta a valorizzare a fini statistici i dati raccolti dai centri per l'impiego (capofila la Provincia di Milano) e la linea per le azioni di politica attiva e governance del territorio (capofila la Provincia di Teramo). In tutto, il programma Elisa mette a disposizione 45 milioni di euro, destinati agli Enti lcoali con bacino di utenza di almeno un milione e mezzo di abitanti.
Di “Emersi” si è parlato oggi, all'incontro che ha segnato l'avvio della fase di realizzazione del progetto, svoltosi al relais Cascina Scottina di Cadeo, in provincia di Piacenza. Erano presenti il presidente della Provincia di Piacenza Gianluigi Boiardi, gli assessori provinciali al Lavoro, Fernando Tribi, e alla Comunicazione, Mario Magnelli, Grazia Strano, direttore generale della Direzione per l'innovazione tecnologica e la comunicazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, Romano Benini, esperto UPI, Paola Cicognani, dirigente del Servizio Lavoro della Regione Emilia Romagna, Manuela Moreni, dirigente del Servizio Mercato del Lavoro e Formazione della Provincia di Piacenza, e rappresentanti delle altre Province coinvolte nel progetto. “Legare i territori al di là dei confini amministrativi – ha detto Boiardi nel suo intervento - , sulla base di nuovi modelli, di movimenti che lavorano su progetti di qualità, destinati ad essere condivisi a prescindere dagli schieramenti politici, è una strada obbligata. Dobbiamo lavorare all'interno di reti, perché è l'interesse che fa comunità, è il progetto che fa convergere l'impegno di strutture e di enti. Anche e soprattutto quando parliamo di lavoro nero: un settore che impone un lavoro concertato, in sinergia, per affrontare meglio il tema, che è devastante, soprattutto dal punto di vista sociale. La Provincia di Piacenza sta portando avanti diverse esperienze positive. Parteciperà, tra l'altro, al Forum PA di Roma con un suo stand, a rappresentare la Consulta delle tredici Province del Po, organismo che ha lavorato tre anni per creare una cornice che ha al suo interno progetti condivisi e coerenti, per tentare per la prima volta in questo Paese di dare un governo unitario al fiume Po. Le Province hanno una loro importanza ed un loro ruolo, dobbiamo rompere il meccanismo infernale che di queste realtà presenta solo gli aspetti negativi. Il tema vero è la spesa pubblica. Come ridurla? Un modo c'è: dire basta allo stillicidio di progetti spesso ripetitivi, realizzarne di veramente validi e metterli a disposizione di tutti. Come ha fatto la Consulta delle Province del Po, definendo un progetto condiviso, finanziato dal CIPE con 180 milioni di euro. Riuscire a lavorare in questo modo è importante”.

L'assessore al lavoro Fernando Tribi ha sottolineato nella sua introduzione come il progetto Emersì costituisca una delle tappe più qualificate del percorso intrapreso dalla Provincia in tema di qualità, regolarità e sicurezza del lavoro. “Un percorso certamente laborioso sfociato in un'iniziativa, il progetto Emersì, che premia non solo lo sforzo della Provincia, delle parti sociali e delle istituzioni che sul tema si sono spesi in questi anni, ma che costituisce la premessa per ulteriori passi. L'auspicio è infatti che l'ulteriore progetto, che riguarda sempre le tematiche delle regolarità e sicurezza del lavoro con un particolare focus sugli appalti pubblici, recentemente presentato al DAR per il finanziamento, possa trovare accoglimento, fornendo un ulteriore tassello del quadro di interventi che pongono al centro il “buon lavoro”.

Sul coordinamento tra enti del territorio a livello di informatizzazione ha insistito, nel suo intervento, l'assessore alla Comunicazione Mario Magnelli. “Un lavoro di coordinamento – ha osservato Magnelli – che ci ha portato ad integrare le banche dati delle pubbliche amministrazioni del territorio e che ci ha messo nelle condizioni di recepire le tecnologie telematiche ed informatiche più avanzate, mettendo a servizio dei cittadini il meglio che il settore può offrire. Un risultato che era uno degli obiettivi prioritari che la Giunta provinciale si è posta all'inizio del suo mandato e che abbiamo conseguito anche grazie alla collaborazione ed alla capacità di coordinamento che hanno saputo dispiegare, nella circostanza, gli assessorati alla comunicazione ed al lavoro”.
 

 
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