Il giorno dopo la manifestazione partita dalla Coop Infrangibile, si registrano le seguenti reazioni.
Comunisti Italiani: "Grande manifestazione, bandiere legittime"
È stata una grande manifestazione quella di sabato scorso in difesa della democrazia e della Costituzione e contro la violenza fascista degli scorsi giorni. In tanti per dare una risposta di solidarietà ai giovani aggrediti e per ribadire che i valori dell’antifascismo prevalgono sui tentativi di diffondere odio e paura nelle nostre città. Una manifestazione popolare che ha visto la presenza di tanti giovani, di tante associazioni, dei partiti politici di sinistra, però purtroppo ha generato anche delle polemiche per le assenze delle istituzioni locali. Le polemiche in questi casi servono a poco e alla manifestazione avrebbero dovuto partecipare tutte le amministrazioni pubbliche, che basano le proprie radici sui valori della nostra Costituzione. L’incitare alla violenza non è accettabile, un governo che utilizza il tema della sicurezza per generare paura e odio nei confronti della sinistra, determinando atti di natura “squadrista e fascista”, come le ronde leghiste che assalgono gli extracomunitari, o i giovani di destra che accoltellano per strada sono atti da respingere con forza. Il pluralismo in cortei come questo è una necessità, nessuno deve manipolare o etichettare la manifestazione, ma tutti hanno il diritto di partecipare con le proprie idee, i propri pensieri, i propri simboli. Denigrare le bandiere è inappropriato. La bandiera è simbolo di appartenenza e la presenza dei partiti è essenziale. I partiti “democratici” non devono avere problemi ad esprimere le proprie idee e nel riconoscersi nei valori della Costituzione. Le tante bandiere presenti alla manifestazione, e non solo quelle di Rifondazione, ma anche quelle dei Comunisti Italiani, le molte della Federazione della Sinistra (non notate dai cronisti), dell’ANPI, della CGIL sono state un valore aggiunto alla manifestazione. Purtroppo mancavano i gonfaloni dei Comuni e della Provincia, ma la Piacenza democratica ha avuto una reazione forte e consapevole che ha coinvolto le coscienze individuali e collettive, i cittadini e le organizzazioni democratiche ed antifasciste.
Andrea Pollastri (Pdl) : "Strappo Reggi - Rifondazione"
"Lo strappo consumato ieri tra il Sindaco e Rifondazione Comunista è solo l'ultimo degli scontri fra Reggi e parte della sua maggioranza. Senza entrare nel merito del contendere, pare evidente che il rapporto sia ormai logorato dalle diverse visioni della politica, dell'amministrazione della città e della realtà dei fatti, di cui le due parti in gioco sono portatori".
"In consgilio comunale non mancano le circostanze, su temi importanti per la città - le ultime su bilancio e vertenza dipendenti comunali - che dividono la rappresentanza di Rifondazione Comunista e Reggi. Ieri si è consumata l'ennesima spaccatura, con toni anche accessi e ripresi dai mezzi di comunicazione, sulla manifestazione organizzata e sull'interpretazione dei fatti di cronaca occorsi".
"Ritengo non sia più procrastinabile un confronto decisivo fra queste due anime della maggioranza, che - continuando a litigare - non fanno altro che fare il male della città, inficiando l'azione amministrativa, al di là del merito e del giudizio sulla stessa".
Bruno Cassinari (Udc) interviene sulla manifestazione
"La manifestazione di ieri,organizzata per protestare contro un gravissimo episodio di violenza (non certamente una ragazzata)ha assunto connotati politici ed ideologici inaccettabili per una forza politica centrista e moderata come l'UDC."E' quanto afferma in una nota il coordinatore cittadino dell'UDC Bruno Cassinari .Se consideriamo -continua Cassinari-che gli stessi ragazzi protagonisti dell'episodio hanno escluso che vi fossero ragioni politiche all'origine della lite,sarebbe opportuno evitare strumentalizzazioni per interrogarci invece sulle cause vere che sono alla base di comportamenti intolleranti e trasgressivi di alcuni settori del mondo giovanile.Una risposta efficace-conclude Cassinari-a queste forme di violenza cosi come al dilagare del bullismo, può essere rappresentata dal superamento del buonismo pedagogico e giudiziario,prevedendo adeguate e rigorose sanzioni"