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Ponte di barche addio, si lavora per una soluzione piu' duratura

Ponte di barche addio? Pare proprio di sì, visti gli esiti degli ultimi approfondimenti tecnici effettuati nel corso del vertice all'Anas di Milano di ieri. Il sindaco Roberto Reggi ha spiegato che si sta lavorando per la realizzazione di un viadotto provvisorio con strutture rimuovibili (non barche) in grado di durare anche un paio d'anni: non solo con l'obiettivo di ripristinare la viabilità con la sponda lodigiana, ma anche di consentire una ricostruzione più "tranquilla" del ponte crollato, attraverso un progetto di qualità. Sulla collocazione di questo viadotto galleggiante restano aperte ancora due ipotesi, entrambe a monte degli attuali ponti (Scalo pontieri preferita dal Comune oppure 150 metri a monte del ponte crollato). La realizzazione di una struttura più solida, rispetto alla prima possibilità del ponte di barche, è funzionale al ragionamento che il primo cittadino ha svolto in municipio incontrando i presidenti di Camera di Commercio, Beppe Parenti, Confindustria, Sergio Giglio e di Fondazione, Giacomo Marazzi. "Tutte le categorie economiche, gli industriali e la Fondazione mi hanno manifestato una legittima aspirazione - ha affermato Reggi - quella di vedere ricostruito il ponte storico non solo secondo i canoni della funzionalità viabilistica, ma anche quelli della qualità estetica e progettuale. Dobbiamo trasformare un disastro in un'opportunità per avere un progetto che possa lasciare un segno e che risponda alle nostre esigenze (ad esempio provvisto di corsia ciclabile e pedonale). Per questo occorrerà aprire una trattativa con Anas, fare affidamento su risorse economiche aggiuntive e soprattutto disporre di un po' più di tempo dei 14 mesi preventivati. Da qui il nostro orientamento a chiedere una struttura provvisoria più solida e duratura, fatta pile da collocare in alveo, realizzabile in 12 settimane di lavoro".  

Ecco il comunicato dell'Anas

Nell'ambito del tavolo tecnico svoltosi quest'oggi presso il Compartimento Anas della viabilità per la Lombardia sono state approfondite le valutazioni in relazione a nuove ipotesi circa il posizionamento del ponte provvisorio.
Esaminando gli aspetti tecnici, quelli relativi all’impatto viabilistico ed ai costi, si è verificata una soluzione che costituisce un approfondimento rispetto a quanto convenuto nelle precedenti riunioni.
La soluzione che si è pensato di adottare prevede che il nuovo tracciato si ponga a circa 150 metri a monte dell'attuale ponte stradale Anas e che, dalla parte lodigiana, inizi dal rilevato stradale della statale 9 “via Emilia” con discesa in golena tra lo svincolo Auchan e la spalla dell'attuale ponte per proseguire, poi, su un rilevato basso in ambito golenale sino al canale lombardo, ove si prevede un attraversamento mediante pontile ovvero rilevato su fornici. Il passaggio sull'isolotto Maggi avverrebbe mediante un rilevato basso. L'attraversamento del Po avviene sempre tramite un ponte galleggiante la cui lunghezza è di circa 175 metri. La risalita sull'argine lato Piacenza, e quindi la connessione con la viabilità locale, avverrebbe tramite una rampa per la quale verrà effettuato un approfondimento circa gli aspetti planoaltimetrici.
Il Comune di Piacenza ritiene perseguibile anche un'ulteriore ipotesi che prevede, partendo dal lato Piacenza, l'utilizzo di parte dello scalo Pontieri, un ponte galleggiante di circa 205 metri e la realizzazione di un pontile di circa 200 metri con circa 950 metri di una bretella di raccordo in rilevato, che si attesterebbe sulla strada statale 9 “via Emilia”  in corrispondenza dell'azienda Bassi in Comune di San Rocco al Porto (Pc), utilizzando circa 500 metri di viabilità esistente.
La verifica delle due soluzioni, dal punto di vista idraulico, è risultata positiva in quanto la prima prevede la realizzazione di un rilevato radente sull'isolotto Maggi e la seconda prevede la realizzazione di un manufatto su pali, quindi trasparente alla piena, posizionato sulla lingua sabbiosa dell'isolotto Maggi.
Il Comune di Piacenza si riserva di verificare la fattibilità della rampa della prima soluzione che, tra le due proposte, risulta essere la più economica.
A tal fine si è convenuto di aggiornare la riunione a mercoledì prossimo, 10 giugno, presso la Prefettura di Piacenza, in coda alla Conferenza dei Servizi.
 
Voci correlate:
  • Anas
  • Ponte sul Po
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    Commenti:


    PONTE IN SOLI 14 MESI?
    SE E' VERO VUOL DIRE CHE RIFANNO I LAVORI CON I PIEDI...NON CI PASSERO' MAI PIU' SU.....AUOSTRADA A VITA..
    Antonietta
    06/06/2009  13.30

    almeno...
    Almeno il ponte di barche obbligava a costruire il nuovo alla svelta,scommettiamo che con questo ponte "semi definitivo" il nuovo ponte lo vedremo nel 2020?
    Lybra
    06/06/2009  12.22


    per l'emergenza e poi.... Ma perchè non ricorrono all'esercito? (Pontieri) Qualcuno me lo può spiegare?
    Andreina
    06/06/2009  07.20


    Secondo me il viadotto "provvisorio" durerà almeno 10-15 anni prima che il ponte definitivo sia pronto! Da quanto tempo si parla di un indispensabile 2o ponte anche per alleggerire il traffico? Io farei un ponte di barche costruito dai Pontieri SEGUE
    andreina
    06/06/2009  07.18

    Ponte e ponti d'oro
    Per progettare una rotonda e realizzarla ci volgiono 18 mesi figuriamoci se riescono a realizzare un nuovo ponte in 14 mesi.Fatela finita di prendere per i fondelli la gente.Finisce poi che qualcuno Insorge.
    Maurizio Callegari
    06/06/2009  00.37

    Ponte e Ponti d'oro
    A parte il fatto che ancora nessuno si è dimesso, e questo è scandaloso, spiegatemi perchè gruppi economici dettano tempi e modi degli interventi sulle strutture pubbliche. Perchè Ciucci ANAS ha chiesto ancora i contributi per la ricostruzione?
    Maurizio Callegari
    06/06/2009  00.33

    AI SIGNORI DELL ANAS
    QUESTA VOLTA FATELO STARE IN PIEDI UN PO' DI PIU' E'..
    Antonietta
    05/06/2009  20.40

    E intanto il tempo passa
    Lor signori dell'ANAS, tecnici, politici si rendono conto che il tempo passa e non hanno ancora un idea chiara di: 1) Dove fare il ponte 2) Come farlo (barche, piloni provvisori, ecc...) 3) Quando farlo e in quanto tempo A NOI SERVE ORA SVEGLIAAAA
    Marco
    05/06/2009  19.25


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