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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Gli anziani del Facsal chiedono aiuto alla citta'
  

Un luogo di ritrovo situato lungo la passeggiata preferita dagli anziani di Piacenza, che rischia di chiudere. Si tratta del centro di socializzazione gestito dalla Madonna della Bomba sul Facsal, a corto di fondi e quindi in procinto di chiudere i battenti. Una disdetta per le quasi 200 persone anziane che lo frequentano quasi quotidinamente. Così è giunta la decisione di lanciare un grido di allarme e di chiedere aiuto ai piacentini, e anche alle istituzioni, accusate di aver trascurato la valenza sociale del centro. Nel quale trovano ospitalità e compagnia in tanti che hanno nel Facsal e il suo viale alberato un posto dove trascorrere le giornate. Nel corso di una conferenza stampa sono state illustrate le difficoltà economiche e la volontà di fare un appello a alla città.  

La scheda del Centro di socializzazione “Facsal”

• Con il Centro di socializzazione “Facsal”, l’Istituto “Madonna della Bomba - Scalabrini” ha voluto offrire agli anziani del territorio (e indirettamente anche agli ospiti delle sue strutture assistenziali) uno spazio vitale in cui incontrarsi, svolgere attività comuni, organizzare eventi, eventualmente anche pranzare. Incontrarsi, stare insieme, confrontarsi, condividere attività, è un’esigenza assai sentita fra gli anziani, ma nella realtà cittadina, ha tuttora una risposta insufficiente.
Il Centro si sta rivelando un efficacissimo spazio contro la solitudine e forme di progressiva emarginazione che colpiscono in particolare la popolazione appartenente alla terza età, tanto da rappresentare un problema non solo per gli interessati e le loro famiglie, ma dagli importanti e a volte drammatici risvolti sociali.

• Mutuo aiuto: gli anziani autosufficienti che frequentano il Centro Facsal, la maggioranza, si occupano, per bisogni di piccola portata e che non richiedono competenze specifiche, anche di coloro che invece presentano lievi handicap. Si attua quindi, in modo spontaneo ed efficace, una forma di mutuo aiuto.

• Attivo da 2 anni questo luogo di socializzazione ha avuto un immediato riscontro assai positivo, diventando in breve tempo un punto di riferimento conosciuto ed apprezzato dai piacentini. 

• E’ situato nel ristrutturato complesso della “Madonna della Bomba”, con accesso dal Pubblico Passeggio verso via Rosa Gattorno, ed occupa luminosi locali climatizzati dotati di servizi. Vi sono sale e tavoli per giochi di società, attrezzati per svolgere attività di laboratorio, spazi per la lettura di quotidiani, riviste, libri, sale tv-grande schermo e stereo, è previsto anche un angolo bimbi (con attività ludiche e ricreative per nipoti), e un salotto all’aperto per la primavera e l’estate.

• Opera dal 2007 (è stato inaugurato il 4 luglio)

Il Centro è stato realizzato dall’Istituto “Madonna della Bomba” con proprie risorse finanziarie e con il sostegno di circa 28mila euro della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha così contribuito alle spese per gli arredi dei locali (completati anche grazie a donazioni di privati). Mentre le spese di gestione sono finora state coperte interamente dall’Istituto, salvo una quota, quantificabile in meno del 2%, coperta con le rette degli iscritti che, in considerazione del particolare tipo di utenza, non possono essere elevate se non in percentuale comunque insufficiente a colmare il passivo accumulato.
ORARI – UTENTI – ATTIVITA’

• Aperto dal lunedì alla domenica dalle 11,30 alle 18,30; il sabato, la domenica e i festivi dalle 15 alle18,30. Solo in questi ultimi sei mesi ha dovuto sospendere le attività almeno un giorno, per ridurre i costi: così è stata concordata con gli anziani la chiusura del lunedì.

• Ospita ogni giorno una media di 65 persone, tutti ultrasessantacinquenni.
• Iscritti: Gli iscritti sono 168, in prevalenza donne e provenienti da un po’ tutta la città, anche dalle frazioni.
„X 143 sono autosufficienti (61 provengono dal quartiere 1, centro storico, 41 dal quartiere 3, 21 dal quartiere 2, 16 dal quartiere 4, e quattro da fuori città)
„X altri 25 presentano lievi handicap

• Personale: 3 operatori della convenzionata cooperativa Aurora seguono costantemente gli ospiti (2 operatori a turno) e svolgono attività di animazione (1 animatrice). 

• Volontari: diversi studenti universitari fanno volontariato affiancando gli operatori nelle attività ludiche e laboratori, con il progetto “Vicinato di Quartiere” avviato lo scorso anno con il Politecnico.

• La retta è di 10 euro all’anno (più 5 euro per l’iscrizione al Centro).
 

 

 
Voci correlate:
  • Anziani
  • Facsal
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