E' qualità la parola chiave che ha contraddistinto la gara per la realizzazione dell'Hospice di Piacenza, conclusasi con la vittoria della cordata guidata dalla cooperativa Proges, in associazione con Inacqua, Coop Valdarda e Orto Botanico. E la parola ricorre anche nel primo commento di Francesco Altieri, dell'azienda capofila, la Proges di Parma, che ci ha fornito alcuni dettagli sulla struttura che sarà realizzata su di un terreno comunale, alla Madonnina. Altieri afferma che il progetto (dal punto di vista architettonico curato da Benito Dodi) si caratterizza per "qualità dell'assistenza, apertura al territorio e investimenti contenuti, con impianti e tecnologie all'avanguardia". L'Hospice disporrà di un unico piano terra e vedrà installato un impianto fotovoltaico.
I dettagli del progetto
Aumentano le ore di assistenza. Il progetto presentato prevede un livello di assistenza pari a 261,7 minuti/die/paziente, con un incremento pari al 31%.
Forte attenzione alla formazione del personale. Sarà attivato un percorso di 80 ore precedente all’avvio dell’attività e proseguendo con progetti di formazione continua finalizzati tanto al miglioramento continuo quanto all’integrazione con gli altri nodi della rete locale delle cure palliative. Importante sottolineare che è presente il prestigioso riconoscimento di Provider ECM per il Ministero della Salute, condizione che consentirà una forte interazione con i Medici di Medicina Generale e più ampiamente, con tutto il personale sanitario del territorio (attività assoggettabile all’erogazione di crediti formativi).
Non solo assistenza ma anche altre attività. Il progetto prevede che le attività ausiliarie a quelle sanitarie ed assistenziali (manutenzione del verde, servizi alberghieri) vengano svolte dalla Cooperazione Sociale di tipo B, partecipante all’ATI e futura socia dell’eventuale società di scopo che gestirà il servizio. Il valore dell’inclusione sociale come elemento fondativo del progetto presentato propone già in partenza un “welfare di comunità”, una rete solidale rivolta all’Hospice, che troverà ulteriori declinazioni nel rapporto con le locali associazioni di volontariato. La presenza della Cooperazione di tipo B (che occupa almeno il 30% della propria forza lavoro con soggetti svantaggiati..) consente inoltre di trasferire una quota della spesa pubblica verso processi di integrazione sociale di soggetti svantaggiati, raddoppiandone così il valore sia sociale che economico.
Il progetto prevede la presenza di attività di idrochinesi-terapia/idrochinesiologia con la costruzione di una vasca appositamente progettata dalle caratteristiche tecnologiche e di funzionalità estremamente innovative; questo elemento consentirà di potersi avvalere di una pratica, riconosciuta dalla Regione E.R. nonché dalla ASL di Piacenza,che consentirà un’offerta di servizi alla persona ad alto valore aggiunto. La flessibilità di protocolli personalizzati, mirati alla rieducazione ed al mantenimento della motricità, così come alla percezione corporea ed al lenimento della condizione, potrà consentire esperienze di rilassamento molto adeguate al decorso della situazione.
Da un punto di vista architettonico occorre rilevare che la struttura si sviluppa su di un unico piano (piano-terra), servizi ed impianti compresi, i muri perimetrali non hanno nessun ponte termico (tutte le pareti sono completamente isolate.. e realizzate al fine di garantire il conseguimento dei parametri di classe B energetica, ben superiore allo standard richiesto dalla normativa di riferimento..). L’intervento prevede inoltre l’istallazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica con una potenza di punta di 10 KWp, raddoppiando con ciò gli standard della normativa regionale al fine di intercettare una maggior quantità di energia da fonti rinnovabili.. Lo spazio residenziale, dotato delle tecnologie e degli accorgimenti necessari all’autosufficienza reale, è orientato nel miglior modo, consentendo la massima percezione di un verde ampio e libero, tanto che gli orizzonti visuali delle stanze non hanno alcuna interferenza. Netta la separazione funzionale, pur nella gradevole compattezza della struttura (con risparmio energetico, diminuzione dei percorsi, minor impatto nell’utilizzo di territorio). Grande accessibilità viabilistica dalla città e dall’intera Provincia.. Grande flessibilità nella personalizzazione degli ambienti residenziali e nella capacità di differenziazione di funzione degli spazi comuni attraverso elementi di arredo.
Il comunicato di Proges, l'azienda capofila "La qualità paga"
“L’aggiudicazione di questa importante struttura è per noi motivo di orgoglio e vanto per l’impegno e serietà con cui ci siamo dedicati alla sua progettazione – commenta Antonio Costantino Presidente Pro.Ges. - Adesso per noi comincia il percorso della attuazione dell’opera e l’avviamento dei servizi per mantenere gli impegni presi. L’hospice, per il delicato compito a cui è deputato, avrà da parte nostra un’attenzione particolare per garantire un programma di interventi dagli alti standard qualitativi che faranno riferimento soprattutto al miglioramento della qualità della vita in termini di sostegno attivo ed attento a garantire il benessere psicologico e relazionale del malato e dei suoi familiari”.
“Abbiamo presentato la proposta migliore dato che la Commissione ci ha assegnato un punteggio superiore ai nostri concorrenti – sottolinea Francesco Altieri Responsabile Commerciale Pro.Ges. per il progetto dell’Hospice - il progetto presentato prevede, infatti, un livello di assistenza incrementato rispetto agli standard. Abbiamo dato una forte attenzione ai processi formativi, iniziando con un percorso di 80 ore precedente all’avvio dell’attività. Importante, a questo proposito sottolineare che nella nostra compagine è presente il prestigioso riconoscimento di Provider ECM per il Ministero della Salute.
Nel progetto abbiamo previsto che le attività ausiliarie a quelle sanitarie ed assistenziali (manutenzione del verde, servizi alberghieri) vengano svolte dalla Cooperazione Sociale di tipo B, partecipante all’ATI. Il valore dell’inclusione sociale come elemento fondativo del progetto propone già in partenza un “welfare di comunità”, una reta solidale rivolta all’Hospice, che troverà ulteriori declinazioni nel rapporto con le locali associazioni di volontariato.
Il progetto prevede, inoltre, la presenza di attività di idrochinesi-terapia/idrochinesiologia con la costruzione di una vasca appositamente progettata dalle caratteristiche tecnologiche e di funzionalità estremamente innovative; questo elemento consentirà di potersi avvalere di una pratica, riconosciuta dalla Regione E.R. nonché dalla ASL di Piacenza,che consentirà un’offerta di servizi alla persona ad alto valore aggiunto.
Da un punto di vista architettonico occorre rilevare che la struttura si sviluppa su di un unico piano, servizi ed impianti compresi, tutte le pareti sono completamente isolate e realizzate al fine di garantire il conseguimento dei parametri di classe B energetica, ben superiore allo standard richiesto. L’intervento prevede inoltre l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Per quanto riguarda gli interni grande importanza è stata data alla flessibilità nella personalizzazione degli ambienti residenziali e alla capacità di differenziazione degli spazi comuni attraverso elementi di arredo.