Il Consiglio camerale convocato ieri mattina ha proceduto a due atti di fondamentale importanza: l’approvazione del nuovo Statuto e l’elezione della Giunta che accompagnerà il Presidente Giuseppe Parenti per il prossimo quinquennio.
Lo Statuto è scaturito dal lavoro degli uffici competenti coordinato dal Segretario Generale al qual ehanno collaborato i consiglieri neo-eletti con suggerimenti e proposte.
L’approvazione è avvenuta all’unanimità dei presenti (21 consiglieri sui 22 nominati).
Il Presidente Parenti si è detto molto soddisfatto dell’esito della votazione in quanto lo Statuto è un atto fondamentale, con il quale l’ente pubblico si autoregolamenta. Il nuovo testo ha riletto le competenze camerali alla luce dei cambiamenti che hanno investito la pubblica amministrazione negli ultimi anni ed ha altresì ridefinito il numero dei componenti dell’organo esecutivo, la Giunta, passata da 7componenti più il Presidente a 4 componenti più il Presidente.
La nuova Giunta è stata nominata tramite votazione a scrutinio segreto. I consiglieri eletti sono stati Attilia Jesini per l’industria, Giulio Bergonzi per l’artigianato, Massimo Albano per l’agricoltura e Alfredo Parietti per il commercio.
Due volti nuovi e due riconferme, quindi, a miscelare con giusto equilibrio esperienza e innovazione. Dopo l’elezione i consiglieri hanno preso la parola per formulare auguri di buon lavoro ai neo-eletti.
Parenti ha annunciato che a gennaio il Consiglio sarà nuovamente riconvocato per un’audizione di Giacomo Marazzi, Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che evidenzierà le scelte gestionali compiute e fornirà chiarimenti sull’attuale situazione.
Alla vigilia non erano mancati tuttavia alcuni malumori, in particolare per le componenti ad oggi escluse dalla Giunta: dal mondo della cooperazione alle forti realtà dell'agricoltura differenti da Coldiretti. La riforma Brunetta ha infatti tagliato i componenti della giunta camerale da sette a quattro riducendo notevolmente la rappresentanza.
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