Il Comune di Piacenza è tra le nove città che parteciperanno al progetto europeo “Street life safety for young people: la sicurezza dei giovani in strada, negli spazi pubblici e nel percorso casa – scuola”. L’iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea, coinvolgerà migliaia di ragazzi di diversi paesi sul tema della sicurezza. L’obiettivo è quello di verificare le esperienze di bullismo subite dagli studenti nel tragitto da a casa e scuola, e cercare sviluppare nuovi strumenti per porvi rimedio. Nel nostro territorio la responsabilità del progetto è affidata al Comune di Piacenza in collaborazione con l’associazione “La Ricerca”, per il profilo organizzativo, e la dott.ssa Elena Buccoliero, Giudice Onorario presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna, per il settore scientifico.“Gli attori principali della ricerca saranno i ragazzi stessi che si sentiranno parte attiva dei progetti di sicurezza che riguarderanno loro stessi – ha sottolineato l’assessore al Futuro Giovanni Castagnetti – Un’educazione condivisa, non calata dall’alto, per ottenere un concetto di sicurezza totalmente differente dall’idea comune”. Elena Buccoliero ha ribadito l’importanza di un progetto come questo: “Il viaggio casa-scuola è un momento importante che coinvolge tutti gli studenti. E’ uno spazio dove gli adulti sono assenti e non ci sono incaricati a controllare la sicurezza; quindi un tempo in cui sono possibili forme di prevaricarizione”.
Il progetto prevede varie fasi. Innanzitutto in questi giorni verrà distribuito un questionario nelle scuole medie e superiori piacentine volto a verificare la sussistenza e la percezione di episodi di bullismo tra gli studenti. “Siamo contenti che tutte le scuole della città contattate hanno risposto positivamente all’appello del Comune di Piacenza – sottolinea Gianluca Sgambuzzi dell’Ufficio Piacenza Sicura – La parte organizzativa sarà affidata a “La Ricerca” che consegnerà i questionari ad oltre 600 ragazzi della fascia di età tra gli 11 e 16 anni”. Nel frattempo verrà attivato un “local steering group”, un tavolo di coordinamento dei soggetti e delle agenzie la cui attività abbia attinenza con la sicurezza dei giovani nel contesto in argomento, come le forze dell’ordine, scuole, centri di aggregazione giovanile. Una volta completata l’analisi delle risultanze dei questionari compilati dagli studenti, nel periodo febbraio-marzo 2011 saranno realizzate interviste e organizzati focus-groups con i ragazzi, volti ad approfondire alcuni degli aspetti emersi dalle risposte fornite dai medesimi. Il progetto terminerà a settembre 2011 con un incontro finale all’università di Cambrige in cui verranno confrontati i vari risultati tra le città europee coinvolte.
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