In merito agli articoli di stampa sulla riunione del tavolo di coordinamento agricolo del pomodoro, in cui si denuncia l’abbandono del tavolo stesso da parte di Coldiretti, l’organizzazione dei coltivatori ritiene importante precisare la sua posizione.
"Coldiretti ricorda - si legge nel comunicato diffuso dall'associazione - che nella riunione del tavolo tutte le organizzazioni hanno condiviso l’analisi dei problemi derivati dal maltempo: minore produzione, maggiori costi (anche burocratici) per le aziende agricole e rischi fitosanitari. Per questo – sostiene Coldiretti – abbiamo ritenuto opportuno proporre la redazione di un documento da sottoporre all’industria per affrontare le difficoltà che sorgeranno anche riguardo alle consegne di pomodoro agli stabilimenti e riguardo alla possibilità di garantire alle aziende agricole quella parte di aiuti comunitari rimasti ancora accoppiati".
"La nostra organizzazione ha ritenuto importante mettere nero su bianco i problemi e le proposte della parte agricola come base di partenza delle trattative. Crediamo infatti – dice Coldiretti – che il confronto chiaro e diretto sia la strada più trasparente per portare avanti una concreta politica di settore. Purtroppo su questa posizione non si sono ritrovati le altre componenti agricole, che preferirebbero contratti più informali e generici invece di un approccio chiaro e documentato come punto di partenza per ridefinire gli accordi. La nostra – sottolinea Coldiretti – non vuole essere intransigenza, ma chiarezza. Ed è stata proprio la mancanza di chiarezza nella definizione di una posizione comune che ha spinto la Coldiretti a lasciare il tavolo. Siamo alle solite: la non chiarezza e la non trasparenza e fermezza nelle trattative con la parte industriale lascerà spazio a sotterfugi e trattative sottobanco che bypassando le organizzazioni di prodotto vanno a favore di pochi, ma a discapito della chiarezza a favore dei tanti produttori".
Per fortuna – ricorda Coldiretti – che avevamo letto che era giunta finalmente la politica dei fatti e delle parole! Ci sembra che siamo completamente fuori strada e che stiamo ancora una volta facendo finta di raccontarla ai produttori".
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