Sarà un ritorno sui banchi particolarmente “caldo” quello che a settembre attende docenti e studenti piacentini: una situazione “di grande difficoltà” a causa dei tagli negli organici, come hanno sottolineato nel pomeriggio Cgil e Cisl Scuola, per bocca di Manuela Calza e Lucia Galeazzi, nell’incontro organizzato con i rappresentanti politico-istituzionali del territorio.
“A poco più di un mese dalla ripresa delle lezioni – hanno spiegato – ci troviamo di fronte ad una situazione pericolosamente negativa. Siamo in possesso di una bozza di circolare dell’ufficio scolastico regionale in cui non solo non si parla di organico di fatto (gli insegnanti necessari in base al numero definitivo delle iscrizioni), ma si dice che le risorse stanziate in organico di diritto (relativamente quindi agli insegnanti necessari sulla base delle iscrizioni di gennaio) dovranno essere sufficienti per tamponare tutte le esigenze”.
Uno stato di cose “insostenibile”, che interessa le scuole di ogni ordine e grado e che in alcuni casi rischia di mettere a rischio la partenza delle lezioni: “I problemi – hanno sottolineato Calza e Galeazzi, riguarderanno la scuola dell’infanzia, con 12 nuove sezioni richieste che non partiranno e completamenti che non ci saranno per mancanza di insegnanti, la primaria, con numerosi classi che non vedranno partire il tempo pieno, fino alle superiori, con il caso eclatante di una classe quarta di un istituto di Cortemaggiore, dove undici studenti, fra cui tre disabili, a causa del loro numero, rischiano di non poter proseguire il percorso scolastico”.
Altra nota dolente riguarda gli insegnanti di sostegno: “A Piacenza ci sono 908 studenti disabili, di cui 560 in condizione di particolare gravità, che avrebbero diritto ad un insegnante di sostegno: in realtà tra il numero di docenti disponibile e quello di cui ci sarebbe effettivamente bisogno c’è una discrepanza di oltre 250 unità”.
Il prossimo appuntamento importante è la conferenza scolastica regionale in programma il 9 luglio: “Terremo monitorata la situazione – assicurano i sindacati – auspicando uno sforzo congiunto insieme ai rappresentanti del territorio per riuscire a portare alla luce le esigenze della nostra scuola”.
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