A Castelvetro piacentino, sotto la chioma di Nonna Quercia, 1.300 persone hanno vissuto una serata speciale, in compagnia del gruppo cileno degli Inti Illimani e di alcuni componenti dei Modena City Ramblers, a favore della bellezza della natura e del no al progetto del Terzo ponte. Il messaggio che è passato lungo tutta la serata è profondamente in sintonia con il pensiero e le azioni che gli amici di Nonna quercia stanno portando avanti da ormai sei mesi (la prima lettera di Nonna Quercia è del 23 gennaio 2010), ovvero i valori di bellezza, tolleranza e integrazione.
Il clima che si respirava nel cerchio affollato intorno alla quercia era di grande attenzione, di maturità, di volontà di impegno civile per il nostro territorio e per il futuro dei nostri figli. “Il mondo non cambia perché, una volta tonata a casa, la gran parte della gente si lamenta” – ha dichiarato il leader degli Inti Illimani, Jorge. “Io nel mio futuro voglio stare sotto la Grande Quercia e non sotto un’autostrada”.
La serata è stata preceduta dalla lettura di una storia vera: quella del proprietario di Nonna Quercia, Francesco, che ha scelto di eliminare una vigna per far crescere rigogliosa la Quercia.
Durante la serata sono state firmate 587 petizioni, che si vanno ad aggiungere alle altre migliaia già raccolte, a favore di Nonna Quercia e della tutela di tutto il paesaggio della campagna e del fiume Po. La serata si è svolta in modo molto civile e partecipato, grazie anche all’impegno di molti volontari e alle forze dell’ordine.
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