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Cresce la popolazione piacentina: boom di migranti rumeni

La popolazione piacentina nel 2007 ha raggiunto quota 281.613 residenti, con un incremento rispetto all’anno precedente dell’1,2%, ovvero di 3.247 abitanti. Il dato emerge, con molti altri, dallo studio della popolazione piacentina al 31 \ 12 2007 condotto dall’Amministrazione provinciale, tramite l’Ufficio Statistica dell’Area programmazione, infrastrutture e ambiente. La crescita, come negli anni passati, consegue soprattutto dall’aumento dei residenti stranieri, aumentati nel 2007 di oltre 4.000 unità; erano 28.419 al 31/12/2007, il 10,1% del totale della popolazione provinciale.

E' una crescita, quella del 2007, più accentuata rispetto a quella del biennio precedente, per una ragione sostanziale, l’allargamento della Unione Europea a Romania e Bulgaria, che dal punto di vista dei flussi migratori ha prodotto un effetto analogo a quello della regolarizzazione di fine 2002. I residenti rumeni sul nostro territorio sono aumentati dell’85% rispetto al 2006 (+1.500 abitanti circa), e rappresentano oggi il terzo gruppo etnico per rilevanza, dopo albanesi e marocchini.

La popolazione straniera, data la consistenza ormai raggiunta nella nostra provincia, agisce sulla dinamica demografica sia riducendo la negatività della dinamica naturale della popolazione, attraverso un tasso di natalità assai più elevato rispetto a quello della popolazione non straniera, sia aumentando il saldo migratorio interno, sia determinando quello dall’estero.
Nel 2007 il saldo naturale della popolazione provinciale è risultato ancora negativo per circa 1.000 unità, ma in continua flessione, il saldo migratorio interno è risultato positivo per 904 unità ed il saldo migratorio estero è stato positivo per 3.588 unità. Il tasso di crescita totale della popolazione è risultato del 12,1 per mille, determinato da un tasso di decremento naturale del –3,8 per mille, che si riduce grazie alla crescita del tasso di natalità, ed un tasso di migratorietà del 16 per mille, a sua volta spiegato dal 3,2 per mille del tasso di migratorietà interna (persone provenienti dai comuni italiani) e dal 12,8 per mille di quella estera.
Le caratteristiche strutturali della popolazione straniera, popolazione prevalentemente giovane, iniziano a riflettersi sulle caratteristiche strutturali della popolazione complessiva. Indice e tasso di vecchiaia si riducono leggermente, così come le variazioni dell’indice di dipendenza della popolazione sono determinate più dalla dipendenza giovanile che senile. Parallelamente migliora l’indice di ricambio della popolazione attiva.

Gli stranieri residenti, che presentano una età media pari a 30 anni, contro i 46 anni del totale della popolazione residente, sono ben il 17% tra i residenti in età scolare (minori di 19 anni) e determinano in maniera pressoché esclusiva la crescita di questa quota della popolazione, che anche nel 2007 è stata del 2,5% medio annuo. Viceversa la crescita della popolazione anziana, che avviene ora ad un ritmo inferiore rispetto a quello della popolazione più giovane, è determinato solo dalla popolazione non straniera.
Per quanto riguarda la dinamica territoriale, nella nostra provincia si assiste ad una progressiva accentuazione della concentrazione della popolazione residente: nel 2007 ormai quasi il 50% della popolazione risiede nel quattro comuni con oltre 10.000 abitanti, che insistono su meno del 10% dell’intero territorio. Nel 2007 la crescita più sostenuta della popolazione si è verificata nell’area collinare, seguita dalla pianura, mentre la montagna ha perso ancora residenti. Dal punto di vista della dinamica della popolazione, pianura e collina si presentano sempre più omogenee, mentre si accentua il distacco della montagna dal resto del territorio.

Se si amplia sempre più la porzione di territorio interessata dalla crescita demografica, estesa ormai a quasi tutta la pianura e la collina, la crescita tuttavia presenta caratteristiche e determinanti diverse. Complessivamente è il fenomeno migratorio l’elemento trainante della crescita, e principalmente la migratorietà dall’estero, fenomeno assai più territorialmente diffuso rispetto alla migratorietà interna; tuttavia i comuni che mostrano i tassi di crescita più elevati (maggiori del 20 per mille) sono quelli in cui il fenomeno prevalente è la migratorietà interna, ovvero i comuni limitrofi al capoluogo e collocati nell’area centrale, che crescono prevalentemente per trasferimenti di residenti interni alla provincia, mentre nel gruppo di comuni che si colloca in seconda posizione per tassi di crescita (compresi tra il valore medio provinciale ed il 20 per mille), è la migratorietà dall’estero l’elemento determinante. Esiste infatti una certa concentrazione territoriale della popolazione residente straniera, oltre che nel capoluogo di provincia, nella Val Tidone e nella media Val d’Arda, mentre è decisamente inferiore nell’area centrale del territorio provinciale.

 
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