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Emergenza aule, gli studenti del Colombini prendono posizione

“Chiediamo per il nostro liceo la stessa attenzione che l’amministrazione provinciale ha garantito nei confronti di altri istituti. Anche se l’anno scolastico sta per finire, gli studenti del Colombini non abbasseranno la guardia”. Alberto Scotti e Marco Colosimo, rappresentanti d’istituto del liceo di viale Beverora, prendono posizione a nome dei compagni nei confronti dell’emergenza aule che il loro istituto si trova, a distanza di due anni, a fronteggiare nuovamente.

“Nel 2006 ci fu chiesto di rinunciare temporaneamente alla sede distaccata di via Negri per venire incontro alle esigenze del liceo Respighi, in attesa di vedere ricostruita la nuova palazzina. Struttura inaugurata – ricordano i due ragazzi – da poco. Ora è la nostra scuola ad avere bisogno di spazi in più: il prossimo anno avremo cento studenti in più. Questo significa non solo poter contare su un numero maggiore di aule, ma anche di laboratori e di sale per insegnanti. Garanzie che solo la nostra vecchia succursale può offrire”.
 
Alberto e Marco non si dicono convinti delle proposte finora arrivate dall’amministrazione provinciale, ente proprietario degli edifici scolastici superiori. “Si era parlato – dicono – anche della scuola di Polizia, ma si sarebbe trattato di una soluzione tampone, provvisoria, oltre che impraticabile, visto che l’immobile non è di proprietà degli enti locali. La proposta, invece, di rimanere all’ultimo piano dell’istituto Leonardo, con un “ridimensionamento” delle aule già occupate da noi, per ricavarne di aggiuntive, è da bocciare in blocco. E’ una soluzione – affermano – che noi respingiamo perché è poco sicura”.
 
“La scuola sta per finire, ma questo non significa che verrà meno il nostro interesse su questa partita: noi studenti non stiamo fermi e siamo in attesa di ricevere risposte precise e concrete – chiariscono Marco e Alberto -. Per fortuna possiamo contare sulla nostra preside, Margherita Fiengo, che è capace di farsi sentire. Nei giorni scorsi si sono riuniti sia il consiglio d’istituto che il collegio dei docenti del Colombini, e ne condividiamo le decisioni (la restituzione della succursale in primis, l’occupazione dell’ultimo piano del Leonardo come seconda opzione, ndr). Le esigenze degli insegnanti e dei genitori sono identiche a quelle degli studenti. Finora ci siamo accontentati, ma ora è giunto il nostro momento: deve essere ascoltato e preso in considerazione – concludono – anche il liceo Colombini”.
 
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