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Cda Enìa: ok alla fusione con Iride. Le reazioni

Enìa-Iride, un altro passo in avanti nella direzione delle due ex municipalizzate dell'Emilia Nordoccidentale e Torino-Genova: il consiglio di amministrazione di Enìa ha ratificato l'intesa sulla governance del nuovo gruppo definita nei giorni scorsi.

Cinque società che faranno capo a una holding con sede legale a Reggio, con controllo pubblico al 51 per cento. È questo l'assetto del gruppo che nascerà dalla fusione fra Enia e Iride, terzo fra gli operatori italiani per consistenza del capitale e secondo per fatturato. Iridenia o Irenia potrebbe essere il nuovo nome, non ancora deciso. Probabile un ruolo di direttore generale per Andrea Viero, con l'amministratore delegato designato da Torino, il presidente da Genova e il vice-presidente da Parma.

Per gli azionisti, privati e pubblici, la buona notizia è quella di un dividendo straordinario pre-fusione. L'ultimo dettaglio da definire è il concambio azionario: 4,2 azioni Iride ogni azione Enia si era detto prima dei problemi creati dai rimborsi fiscali dovuti da Iride e dalle gare decreto Ronchi . Non si aspettano colpi di scena. Gli advisor di Iride hanno già dato parere positivo, quelli di Enia lo faranno entro il mese. Al primo giugno la fusione potrebbe essere operativa.

Ecco il comunicato integrale di Enìa del 16 febbraio

Il Consiglio di Amministrazione di Enìa S.p.A., riunitosi in data odierna, ha positivamente concluso la verifica dello stato di attuazione del processo di fusione, ratificando i perfezionamenti completati nei giorni scorsi dai Presidenti e Amministratori Delegati di Enìa S.p.A. ed Iride S.p.A. in riferimento alle condizioni preliminari alla stipula dell’atto di fusione.
Il Consiglio di Amministrazione ha quindi confermato che, non appena ricevute le fairness opinion richieste ai propri advisor finanziari (Mediobanca e Credit Suisse) sarà possibile proseguire nel processo di fusione alle condizioni previste dal Progetto approvato dalle Assemblee Straordinarie di Enìa S.p.A. ed Iride S.p.A. nel mese di aprile 2009.

Il commento del sindaco Roberto Reggi: "Un passo verso un soggetto forte"

“Un passo fondamentale verso la costituzione di un soggetto forte e  competitivo sul mercato, fatto di due grandi aziende tra loro complementari, che possa garantire sviluppo e investimenti in materia ambientale, energetica e idrica, mantenendo prioritaria l’attenzione alle esigenze delle comunità locali”. Così il sindaco di Piacenza Roberto Reggi commenta l’ufficializzazione odierna, da parte dei Consigli d’Amministrazione di Enìa e Iride, del proseguimento dell’iter per la fusione delle due multiutility.

Come già  annunciato congiuntamente agli amministratori di Parma e Reggio Emilia la settimana scorsa, in occasione dell’incontro con il coordinamento sindacale dei lavoratori di Enìa, Reggi rimarca che la quota di controllo pubblico dell’azienda resterà maggioritaria (51%), “il che dimostra concretamente l’intento di valorizzare, anche all’interno del nuovo assetto societario, la fondamentale funzione di servizio ai cittadini, lavorando insieme per assicurare l’elevata qualità dei servizi e l’alto valore degli investimenti. In sostanza, il forte radicamente territoriale. Questo, infatti, è l’impegno di noi sindaci, chiamati a perseguire non solo le opportunità di crescita economica che la fusione consente, ma anche a garantire che la componente finanziaria si integri in maniera equilibrata ed efficace a quella, irrinunciabile, della vicinanza e delle risposte ai bisogni agli utenti”

Intervento di Giovanni Favia (Candidato presidente Emilia-Romagna MoVimento 5 Stelle beppegrillo.it)

Con La fusione Enià Iride i servizi ai cittadini di Reggio Parma e Piacenza saranno sempre più lontani. Lontani anni luce dai servizi realmente pubblici offerti ad esempio dall'originale municipalizzata di Reggio Emilia quando fu fondata decenni fa e dove gli operatori erano vicinissimi ai bisogni delle persone. Ora ci aspettiamo come già avviene con HERA, che i cittadini saranno "assistiti" da operatori di call center sempre più avulsi dalla realtà locale. La fusione produrrà un mostro finanziario (come verranno gestiti gli enormi debiti della Multiutility Piemontese?) che allontanerà la gestione realmente pubblica di servizi come acqua, gas e raccolta dei rifiuti. Anche le foglie di fico sulle percentuali di quanto rimane in mano pubblica non sono che un bluff! Del resto l'A.D. di Enià Viero dichiara che la società parteciperà a gare su acqua e rifiuti come qualsiasi altra società privata.
L'esperienza di Telecom insegna che in borsa si comanda con percentuali anche minime....


 
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    Commenti:


    quotazioni
    attualmente le quotazioni in borsa sono le seguenti: ENìA vale 5.52 IRIDE vale 1.35 IRIDE ci guadagnerà parecchio, considerato che è la municipalizzata di Genova e che è in rosso sparato! hanno trovato la gallina dalle uova d'oro (per loro)!
    ninanina
    16/02/2010  16.18


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