Giannino Bosi, il partigiano "Battisti" è stato commemorato oggi al cimitero urbano dai vertici dell'Anpi provinciale. Una delegazione si è recata a posare un mazzo di fiori sulla tomba.
Giannino Bosi, nato a Piacenza il 22 febbraio 1920, caduto a Tramonti di Sotto (Pordenone) il 17 dicembre 1944, studente universitario, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Frequentata la Scuola allievi ufficiali di Avellino, Bosi al momento dell'armistizio era sottotenente di complemento presso il 1° Reggimento fanteria della Brigata "Re". Subito dopo l'8 settembre, fu tra gli organizzatori delle prime formazioni partigiane nel Friuli e si distinse al comando di un'unità che, per oltre un anno, combatté i nazifascisti muovendosi sulle alture lungo il Tagliamento.
Durante l'offensiva antipartigiana sferrata in forze dai tedeschi nell'autunno-inverno del 1944, Giannino Bosi e i suoi compagni resistettero agli attacchi con grande determinazione. In un ultimo cruento scontro con i tedeschi e i militi della X Mas, nella frazione Palcoda di Tramonti di Sotto (PD), i partigiani finirono per esaurire le munizioni. Il giovane ufficiale, per non cadere vivo nelle mani del nemico, riservò a se stesso l'ultima pallottola, come è ricordato nella motivazione della massima ricompensa al valore.
Nello stesso modo, e al suo fianco, finì la compagna di Bosi, Jole De Cillia. La giovane partigiana, conosciuta nella Resistenza come "Paola", è stata decorata di Medaglia d'Argento alla memoria.
Nel cimitero di Piacenza, dove la salma di Bosi è stata tumulata dopo la guerra, è stato eretto un piccolo monumento (foto) che lo raffigura in veste di partigiano.
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