L'ipotesi iniziale di costituire una delle più grandi multiutility d'Europa, attraverso l'aggregazione di Hera, Iride, Enia e Acea, in grado di competere con i più grandi concorrenti del settore e in particolare con A2A è ancora in piedi. Gli incontri tra i dirigenti delle società proseguono e i risultati elettorali, in particolare quello delle amministrative di Roma che consegnano la città al candidato del centrodestra Gianni Alemanno, non preoccupano. Si tratta di capire, nelle prossime settimane, se tutti i soggetti sono ancora interessati al progetto. E' questo, in sintesi, il messaggio che arriva dall'assemblea dei soci di Hera convocata ieri a Bologna per l'approvazione del bilancio 2007.
Al termine dell'incontro è lo stesso presidente del Gruppo, Tomaso Tommasi di Vignano - convinto che la partita si può chiudere entro maggio - a chiarire tutti i passaggi in corso. "Stiamo lavorando per esplorare possibili convergenze - dice - abbiamo lanciato questa proposta al tavoro, ora vogliamo vedere come viene giudicata".
|