"Il ricavo di quest'anno sarà lo stesso dell'annata precedente: 60 milioni di euro. E non perderemo un chilogrammo di fatturato. Un risultato ottimo, nonostante le difficoltà iniziali con le quali è partita la stagione. E non è finita qui, entro il 15 ottobre presenteremo il piano triennale di sviluppo di Emiliana Conserve". Parla con comprensibile soddisfazione Gianni Brusatassi, rappresentante dei nuovo gruppo alla guida dell'azienda che detiene i due stabilimenti di San Polo (Podenzano) e Busseto (Parma), dove ogni giorno arrivano 40mila quintali di "oro rosso", pomodori pronti ad essere trasformati in polpa ed essere imbottigliati e inscatolati nelle linee di produzione.
"Lo stabilimento di San Polo ha visto lo scorso anno un investimento di 5 milioni di euro - aggiunge il sindaco Ghisoni -, molte apparecchiature sono state rinnovate. Averne consentito la riapertura in così poco tempo ha consentito di evitare un grave danno a tutto il territorio: era impensabile lasciare tutto il pomodoro nei campi, come qualcuno aveva suggerito di fare. Il risultato di oggi è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra le istituzioni a tutti i livelli, con un apporto decisivo da parte della Regione".
"I due stabilimenti di San Polo e di Busseto vedono impegnati oltre 500 lavoratori, 20 fissi e 250 stagionali nel Piacentino e 30 fissi e 200 stagionali nel Parmense - aggiunge Renzo Scoglio -, e per noi aver raggiunto l'obiettivo di aver garantito l'apertura delle due sedi e di aver quindi salvaguardato i livelli occupazionali è motivo di grande soddisfazione. Continuiamo invece a non capire le obiezioni sollevate da alcune associazioni di categoria, che avrebbe preferito un esito diverso per questa vicenda".
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