Sono stati condannati a dieci anni di carcere, in India, Angelo Falcone e Simone Nobili, i due giovani bobbiesi che da 17 mesi si trovano in carcere dopo essere stati arrestati dalla polizia di Mandi con l’accusa di spaccio di droga. La sentenza è stata emessa questa mattina. I due giovani, entrambe di 27 anni, si sono sempre dichiarati innocenti. In questi mesi il padre di Angelo, Giovanni Falcone, ha lamentato spesso lo scarso impegno delle istituzioni.
Da registrare la presa di posizione dell'onorevole Tommaso Foti (Popolo della Libertà).
“Fatte salve tutte le opposizioni che Angelo e Simone potranno presentare, se consentito, per chiedere la riforma della sentenza emessa, ritengo che entrare nel merito della stessa sia del tutto inutile” lo sostiene Foti che aggiunge: “Allo stesso modo polemizzare oggi con l’autorità giudiziaria indiana, al di là del legittimo sfogo, non serve a far ritornare in Italia i due ragazzi bobbiesi”.
“Proprio per questo - continua il deputato del PdL - ho predisposto un’interrogazione parlamentare la cui sottoscrizione da parte degli altri colleghi piacentini sarà particolarmente gradita. In detto documento, prendendo atto della condanna di Angelo e Simone, si sollecita il governo italiano, segnatamente il Ministro Frattini, a verificare presso le autorità indiane se vi siano le condizioni per una espulsione degli stessi o per una loro riconsegna alle autorità italiane, magari attraverso uno scambio di detenuti”.
“Appare evidente - conclude l’on. Foti - che non essendo alcuna delle sopradette ipotesi disciplinata da accordi internazionali in essere tra Italia ed India, le stesse potranno essere vagliate e praticate dalle competenti autorità diplomatiche con la discrezionalità che il caso impone.”
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