I carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza hanno sgominato una banda dedita allo spaccio di cocaina sul territorio piacentino. Tra venerdì e sabato scorso sono state arrestate 6 persone e sequestrato quasi un chilo di cocaina destinata a rifornire il mercato piacentino nel periodo delle feste. Arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio un piacentino, un marocchino, due albanesi, una ragazza russa e una ucraina.

OPERAZIONE "NEVE DI NATALE" - Sei persone arrestate e quasi un chilo di cocaina pura sequestrata in poche ore: è l'esito di una retata dei carabinieri del Nucleo investigativo guidati dal capitano Rocco Papaleo. Lo stupefacente sequestrato era con tutta probabilità destinato a rifornire il mercato piacentino nel periodo delle festività natalizie.

Il primo a finire in manette è stato un marocchino di 27 anni, fermato nella zona della Farnesiana e trovato in possesso di 12 grammi di cocaina nascosti in un calzino. Il giovane è sospettato di essere il referente dello spaccio nel quartiere: nella sua abitazione i militari hanno recuperato diverse sostanze usate per il taglio dello stupefacente, fra cui integratori alimentari e amminoacidi, oltre a 500 euro in contanti, probabile provento di spaccio.

LA DROGA NASCOSTA IN AUTO - Poche ore dopo i carabinieri hanno controllato nelle vicinanze del casello di Piacenza Sud una potente Audi A6 condotta da un 30enne, artigiano residente a Rivergaro: sull'auto con lui altre tre persone, due albanesi di 24 e 19 anni e una ragazza russa 22enne. Nascosti tra la carrozzeria e il sedile sono stati trovati quattro etti e mezzo di cocaina pura e un migliaio di euro in contanti. Nel corso della perquisizione effettuata nell'abitazione di uno dei due giovani albanesi in via Roma è emerso un ulteriore involucro contenente un etto di cocaina nascosto nel bagno.

Altri tre etti dello stupefacente sono stati trovati nell'appartamento di una ragazza ucraina di 28 anni, che aveva contatti con il gruppo fermato a bordo dell'Audi. Per tutti i fermati l'accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e gli arresti sono già stati convalidati. Al giovane marocchino sono stati accordati i domiciliari, mentre per la ragazza russa non è scattata la custodia cautelare.