La prontezza di un ispettore della polizia in forza alla questura di Piacenza ha evitato che lo scoppio di violenza da parte di uomo, entrato nel suo appartamento per riprendersi la moglie e il figlio, potesse avere conseguenze ben più gravi.
Tutto è successo questa notte in una palazzina di via Neve a Piacenza. L’ispettore, sentiti dei lamenti provenire dal cortile condominiale, ha trovato una signora in lacrime insieme al figlio di appena due mesi. La donna, una 31enne di origine bosniache, ha raccontato di essere stata malmenata dal convivente, un connazionale di 39 anni: l’ispettore, a quel punto, ha accolto lei e il bambino all’interno della sua abitazione. Poco dopo il 39enne si è presentato davanti all’appartamento battendo i pugni contro la porta e pretendendo di entrare.
L’uomo, visibilmente ubriaco, è riuscito ad aprire la porta e, brandendo un coltello da cucina di una ventina di centimetri, ha preteso che la moglie e il figlio tornassero da lui. L’ispettore ha provato a frapporsi per proteggere donna e bambino: ne è nata una colluttazione nel corso della quale è stato colpito con un pugno al volto. Anche la 31enne è rimasta accidentalmente ferita con il coltello ad una mano.
L’ispettore è poi riuscito a mettere in salvo il bambino portandolo fuori dall’abitazione e a chiamare i colleghi: una volante è giunta sul posto e l’aggressore, non senza fatica, è stato bloccato e arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e violazione di domicilio. Oltre al coltello nel giubbotto sono state trovate un paio di forbici. Sarà processato per direttissima.
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