Probabilmente di quell'uomo tanto più anziano di lei, una ragazza sedicenne marocchina residente a Piacenza non ne voleva sapere. Così, pur di evitare il matrimonio con l'ultrasessantenne avrebbe simulato un rapimento, scatenando anche le indagini dei carabinieri e della DDIA. La ragazza si era allontanata da casa all’inizio del mese senza più dare notizie di sé. I genitori comprensibilmente allarmati hanno fatto denuncia di scomparsa della figlia in una stazione dei carabinieri della Val Nure. Poi le richieste di denaro per telefono e le minacce. I genitori si sono quindi nuovamente rivolti alla Benemerita e del caso si sono occupati i carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza diretti dal tenente Rocco Papaleo e coordinati dal Sostituto procuratore direzione distrettuale antimafia di Bologna Valter Giovannini. In meno quarantotto ore di serrate indagini hanno portato gli investigatori alla stazione centrale di Milano, poi a Buccinasco e Rozzano, dove la minorenne è stata ritrovata. La ragazzina ha raccontato di essere fuggita al promesso sposo in arrivo dalla Francia, un matrimonio combinato dalla sua famiglia: lei, invece, è innamorata di un coetaneo. Si è scoperto così che la ragazzina con l’aiuto di alcuni amici si era inventata la storia del rapimento per evitare che le toccasse la stessa sorte subita dalla sorella, costretta a prendere come marito un anziano connazionale in cambio di una ricca dote. Ora la ragazza, che ha espresso il desiderio di non tornare a casa, è stata affidata a una struttura protetta dei servizi sociali.
|