Ricercato da tre mesi con l'accusa di tentato omicidio è stato rintracciato e arrestato a Piacenza grazie ad una positiva sinergia tra i carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza, guidati dal capitano Rocco Papaleo. e i colleghi di Genova. A finire in manette un ecuadoriano di 27 anni, A.F.R.M.. I fatti risalgono al 20 giugno scorso quando, all'esterno di una discoteca di Genova, si era scatenata una rissa tra ecuadoriani, maturata nel contesto della rivalità fra due gang, i "Rebeldes" e i "Nietas" attive nel ponente genovese . che aveva portato all'accoltellamento di un 27enne.

La vittima aveva riportato ferite da taglio al volto e una grave lesione all'addome: ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Genova Sampierdarena, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. L'aggressore era stato immediatamente bloccato e arrestato dai carabinieri; successivi accertamenti effettuati anche grazie al supporto dei fotogrammi di una telecamera di sorveglianza, avevano evidenziato come un altro giovane, identificato in A.F.R.M., avesse partecipato attivamente alla rissa, bloccando e immobilizzando la vittima e permettendo così all'aggressore di accoltellarla.

Informazioni raccolte dai carabinieri di Genova hanno permesso di scoprire che questa seconda persona si era allontanata da Genova per spostarsi nella zona di Piacenza, dove vive la fidanzata e risiedono alcuni parenti. I carabinieri del nucleo investigativo sono riusciti a individuarlo e ad arrestarlo nella mattinata di lunedì. Per lui l'accusa è quella di tentato omicidio in concorso. Attualmente il 27enne si trova alle Novate, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

La collaborazione tra i carabinieri di genova e Piacenza ha permesso di approfondire il fenomeno delle bande giovanili costituite da latino americani. Se nel capoluogo ligure tali gang hanno ormai raggiunto un'inquietante penetrazione sul territorio, nel piacentino gli accertamenti svolti dal nucleo investigativo portano a credere che la presenza di queste aggregazioni sia prevalentemente connotata da esigenze di asilo o rifugio per sottrarsi alle alle investigazioni o alle ritorsioni di band rivali. Pare essere stata proprio questa la motivazione che ha spinto il 27enne arrestato a spostarsi sul territorio piacentino proprio con l'intenzione di sfuggire a eventuali ritorsioni, cercando un posto tranquillo per far disperdere le proprie tracce.