Costretto a leccare le scarpe dei persecutori. Otto "bulli" indagati VIDEO
Un nuovo caso di bullismo scoperto grazie alle indagini della sezione minori della polizia di Piacenza. Al centro delle persecuzioni, avvenute tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009 in un istituto scolastico cittadino, un ragazzo allora sedicenne, vittima di una serie di umiliazioni e soprusi da parte di otto coetanei compagni di corso. Le violenze comprendevano percosse e insulti vari: il branco di bulli era arrivato a costringere la vittima a leccare le scarpe, a farsi appendere agli appendiabiti, a dare testate contro il muro e a fumare contro la sua volontà. Poi il crollo psicologico. Il giovane smette di andare a scuola e inizia a raccontare alla madre qualche episodio. La donna decide quindi di rivolgersi alla polizia sporgendo denuncia contro uno dei bulli. A tradire tutti gli altri il narcisismo della violenza, che avveniva sempre in assenza degli insegnanti: i giovani si erano infatti ripresi con un telefonino ed il filmato è finito nelle mani della polizia. Le indagini, grazie anche ai circostanziati racconti della vittima, hanno così portato a ricostruire il gruppo di aggressori: otto giovani tutti italiani classe '92, appartenenti a famiglie "normali". Lo facevano per divertirsi - hanno riferito agli inquirenti. La Questura ha ribadito l'appello rivolto a tutte le vittime di episodi di bullismo a vincere le paure e denunciare gli autori dei soprusi.(Nelle foto due fotogrammi del video delle violenze realizzato col telefonino e la conferenza stampa in Questura)
Ancora li chiamiamo bulli? Delinquenti è un termine troppo offensivo?
kicco
06/05/2010 22.11
allibita
sono veramente disgustata, io per punizione farei a loro le stesse prepotenze, magari si renderebbero conto, e gli insegnanti? possibile che nessuno sia intervenuto?
lucia
06/05/2010 14.47
informazioni
istituto scolastico cittadino QUALE? otto coetanei I NOMI PER FAVORE? in assenza degli insegnanti LO STIPENDIO LO HANNO PRESO?
Aldo Moraschi
05/05/2010 22.17
meno male
meno male che sono "tutti italiani" e di "famiglie normali". Forse sono annoiati perché a Piacenza "mancano" le occasioni?
Aldo moraschi
05/05/2010 22.12
devono essere denunciati anche i compagni di classe
I compagni e compagne di classe che assistevano a questi soprusi e non hanno mai detto niente andrebbero denunciati pure loro.I genitori dei delinquenti scommetto che si affanneranno a difendere i figli invece di bastonarli.
sergiob
05/05/2010 12.11
era forse una seduta del nostro consiglio comunale..............?
MAURIZIO BOTTIGELLI
04/05/2010 18.57
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