L'UGL ha appreso con grande soddisfazione la notizia che l’altro ieri un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria, ha ricevuto dall’Amministrazione Penitenziaria di Roma un solenne “encomio“ per aver salvato la vita ad un detenuto che aveva tentato il suicidio in carcere.
L’episodio risale al 17 novembre del 2008 dove un detenuto italiano con tattiche artigianali , si era costruito una corda che poi ha legato ben stretta al collo e fissato alle sbarre della finestra, con evidente intenzione di togliersi la vita.
L’Assistente Capo, durante un giro di controllo , se n’era accolto e subito interveniva slegando il detenuto e con un massaggio cardiaco praticato sul detenuto evitava che lo stesso morisse.
A darne comunicazione è il Segretario regionale della UGL – Gennaro Narducci che con una nota aveva chiesto alla Direzione di evidenziare ai vertici del DAP il gesto compiuto dall’assistente della Polizia Penitenziaria.
"Ringraziamo la Dott.ssa Caterina Zurlo per aversi prodigato verso i vertici del DAP per questo " Encomio " . Salvare una vita umana - spiega Narducci - è una cosa che ti rimane per sempre dentro, e la Polizia Penitenziaria né ha profonda conoscenza di questi tristi episodi che, non sempre tutti si riescono a sventare , soprattutto per il sovraffollamento e la carenza d’organico".
Oggi gli Agenti presenti presso la struttura delle Novate sono circa 150 a fronte di una capienza detentiva di circa 430 detenuti.
L’encomio è stato consegnato personalmente dalla Dottoressa del penitenziario Caterina ZURLO all’Assistente Capo .
Ciò fa morale alla Polizia Penitenziaria e sprona ancor piu’ il personale in sacrifici che vanno ben oltre ai compiti istituzionali per cui sono chiamati ad operare..
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