Un vero e proprio furto di identità. E' quello attuato da una donna nomade, classe '56, ai danni di una dottoressa di Castelsangiovanni. A scoprire il raggiro i cabinieri di Piacenza che hanno denunciato la nomade per tentata truffa, uso di atto falso e sostituzione di persona. La donna ha predisposto il suo "avatar" partendo da un certificato medico emesso dalla dottoressa: da qui ha tratto i dati che le servivano per produrre una patente, una tessera sanitaria e pure una busta paga dell'azienda sanitaria, contraffatti con buona fattura. Con questi tre documenti la nomade si è presentata nel luglio del 2009 all'Ipercoop del centro commerciale Gotico per acquistare un personal computer tramite un finanziamento. Ma la pratica non è andata a buon fine e lei si è data alla fuga abbandonando i "falsi". Pare che nello stesso giorno la stessa truffa sia stata tentata anche all'Euronics. Dalla segnalazione del direttore di Ipercoop i carabinieri sono alla fine risaliti, dopo accurate indagini, alla nomade denunciata.
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