Tifoso del Piacenza Aggredito dagli ultras, aperto il processo
La loro attenzione era stata attirata da un giubbotto con il logo del Piacenza Calcio indossato da Cristian Gobbi, 32 anni. Una sera nell'ottobre 2008 era seduto sugli sgabelli di un bar di Piazza della Pace a Cremona con la fidanzata. All’improvviso è stato accerchiato: hanno iniziato ad insultarlo. Frastornato dalla musica e da quelle grida, non ha capito perchè quei tipi ce l’avessero tanto con lui. Lo hanno picchiato ferendolo agli zigomi e alla faccia. Quando gli agenti della Questura l'avevano trovato, era una maschera di sangue. Condotto immediatamente al pronto soccorso, era stato sottoposto a cure mediche e giudicato guaribile in 25 giorni. Le immediate indagini della Digos e della squadra Volante, grazie alle dichiarazioni del titolare e degli avventori del bar e di alcuni passanti, avevano permesso agli agenti di individuare subito uno degli autori del pestaggio, B.M., 25 anni, di San Bassano. Era stato inchiodato dal giubbotto della vittima trovato in casa sua dagli inquirenti. (Leggi l'articolo dell'aggressione)
La sua identificazione, quasi in flagranza di reato, aveva consentito agli uomini della polizia di arrestarlo per i reati di rapina e di lesioni gravi. Un secondo giovane, rintracciato invece più tardi, era stato denunciato per gli stessi reati. Si tratta di M.G., 37 anni, di Cremona, un personaggio già noto agli uffici della Digos. Entrambi sono ora a processo davanti al giudice Massimo Vacchiano, che giovedì prossimo, dopo aver sentito gli ultimi testimoni, emetterà la sentenza. La vittima, la cui unica colpa era stata quella di aver involontariamente indossato quel giubbotto con il logo della squadra avversaria, scatenando le ire del gruppo di cremonesi, si è costituito parte civile, mentre i presunti autori del pestaggio sono difesi dagli avvocati Marcello Lattari, Cesare Gualazzini e Massimiliano Boselli. Si torna in aula il prossimo 15 aprile
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