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Denaro da ditte del piacentino e di altre province in cambio di consulenze fittizie
Nuove accuse per l'ex direttore dell'ufficio del lavoro Filosa
Alfonso Filosa resta in carcere:

Nuove accuse per Alfonso Filosa, ex direttore dell’ufficio del lavoro di Piacenza.

La Procura di Piacenza gli ha contestato quattro nuove ipotesi di reato di concussione che vanno ad aggiungersi alle due precedenti accuse di corruzione e ad altre accuse di rivelazione di segreti d’ufficio. Intanto oggi si è appreso che la nuova richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori di Filosa è stata respinta e l’indagato resterà quindi in carcere. L’ex direttore dell’ufficio del lavoro finito nel mirino delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza, diretti dal tenente Rocco Papaleo e coordinati dal Pm Antonio Colonna, per quanto riguarda le nuove accuse è sospettato di aver concusso denaro da un azienda del piacentino, una del mantovano e due del Cremonese.

In sostanza attraverso una società di consulenze di cui lui sarebbe stato socio, si sarebbe fatto consegnare grazie a fittizie consulenze 36 mila euro dalla ditta piacentina, 36 mila euro da quella mantovana, 32 mila da una ditta cremonese e 24 mila dall’altra ditta cremonese. Filosa arrestato in precedenza era stato, accusato di prendere mazzette per aggiustare scomode pratiche di imprenditori che rischiavano di inguaiarsi con la finanza.

Erano state indagate anche la moglie e la figlia dell’ex direttore dell’ufficio del lavoro, sospettate di aver appoggiato il marito in presunte manovre di corruzione. Filosa fin dal suo arresto si è sempre proclamato innocente. Filmato da una telecamera nascosta nel suo ufficio mentre prendeva una mazzetta da un imprenditore, si era giustificato dicendo che stava solo incassando un assegno per un vecchio debito.

 
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