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Koiné
Odissea casa per gli immigrati GUARDA I VIDEO DI KOINE'

Il primo problema, insieme al lavoro, che gli immigrati si trovano a dover risolvere è rappresentato dalla ricerca di una casa. Trovare un alloggio decente da affittare è difficile sia per la diffidenza che i proprietari mostrano verso gli stranieri sia per l’alto costo. Per evitare di trovarsi senza un tetto sulla testa o dover ricorrere a soluzioni provvisorie, incerte e prive di tutela (a causa della mancanza di regolari contratti di affitto), molti immigrati residenti a Piacenza e provincia hanno scelto di acquistare la casa. Tale scelta, che rappresenta un passo notevole sulla strada dell’integrazione, deve tuttavia fare fronte a diversi problemi: in primo luogo la diffidenza delle banche nel concedere un mutuo, poi l’intervento di mediatori che trattengono per sé una percentuale non indifferente del valore della casa, e infine il fatto che per la maggior parte dei “nuovi cittadini” l’unica possibilità è acquistare case vecchie, da riattare o ristrutturare. Questo fenomeno, d’altro canto, presenta importanti benefici per l’economia piacentina, che, come altrove, negli ultimi anni ha subìto una contrazione non indifferente. Gli immigrati hanno vivacizzato il mercato immobiliare acquistando case e allo stesso tempo hanno sopperito alla mancanza di manodopera nel settore (è ben noto che oggi la maggior parte dei muratori sono stranieri). Per citare un esempio delle difficoltà incontrate dagli immigrati che vogliano acquistare casa riportiamo qui la storia accaduta ad un cittadino marocchino, residente in Italia da molti anni, operaio, sposato con tre figli. Questo signore, volendo acquistare una casa del valore di 75.000 euro, ha dovuto non solo versare il 3% del valore della casa all’agenzia immobiliare, ma anche, non trovando una banca disponibile ad accendergli un mutuo in quanto tutte le banche pretendevano una seconda firma a garanzia, rivolgersi ad una finanziaria con sede a Piacenza. Tale agenzia ha preteso un ulteriore 3% per fornire la garanzia richiesta dalla banca. Inoltre il tasso concesso per il mutuo non era dei più favorevoli (4,65% variabile). Altri problemi sono sorti nel momento in cui il cittadino marocchino ha cominciato a pagare le rate del mutuo: la sede creditrice della banca si trova a Parma, e ha dato l’autorizzazione di accendere il mutuo alla sua filiale di Castel San Giovanni (PC); tuttavia la sede di Castel San Giovanni, presso la quale questo signore ha aperto il conto, gli ha addebitato la penale per conto scoperto in quanto la sede di Parma ha tardato a trasferire i fondi da un’agenzia all’altra! Ci risulta che tali problemi si siano già verificati ad altri stranieri che volevano acquistare casa, e ci sembra vergognoso che si verifichino tali speculazioni a danno degli stranieri, sfruttando la loro scarsa conoscenza delle regolamentazioni e della lingua.

Jamal Ouzine (Redazione Koinè)

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Commenti:



complimenti, complimenti..
gigi
29/09/2008  10.56

Complimenti
Il servizio sul ramadan mi è piaciuto molto, vi faccio i miei complimenti!
Daniela
27/09/2008  23.41


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