Era l'alba del 12 agosto 1944 quando le SS della XVI Panzergrenadierdivision arrivarono a Sant’Anna di Stazzema, nel lucchese, guidate dai fascisti versiliesi: se ne andarono ore dopo, lasciandosi alle spalle 560 morti, donne, vecchi e bambini. Massacrati con una furia inaudita e bruciati nel paesino alle pendici delle Apuane. Un altro reparto della stessa divisione fece strage in Emilia, tra il 29 settembre e il 5 ottobre, nella zona tra Marzabotto, Monzuno e Grizzana: più di 1800 vittime.
Ieri a Sant'Anna le celebrazioni (ricordano anche il 60° della Costituzione) sono iniziate alle 10 con la messa, cui è seguito il corteo fino al monumento in memoria delle vittime: l'orazione ufficiale è stata tenuta proprio dal sindaco di Marzabotto, Edoardo Masetti. Con lui, una ventina di consiglieri comunali e circa 80 persone dai comuni emiliani, tra i quali Piacenza, rappresentata dal gonfalone del Comune, scortato dai consiglieri comunali Claudio Ferrari e Giulia Piroli; e Pontenure con il vicesindaco Fabrizio Giorgi. Presente una nutrita delegazione dell'Anpi di Piacenza, guidata dal segretario Renato Cravedi.
A deporre una corona sulla lapide che ricorda Anna Pardini, 20 giorni, la vittima più giovane, i piccoli Matteo e Leonardo, attori sotto la guida di Spike Lee in Miracle at Sant'Anna. Stamani a Sant'Anna il ricordo dell'eccidio porta un segno speciale: un patto per la pace tra i 4 comuni uniti dalla scia di sangue del ‘44. Un gemellaggio che sarà ufficializzato nel corso delle celebrazioni di oggi e avvicinerà i due parchi storici nati per ricordare, quello della Pace e quello di Montesole. «L'idea - spiega il primo cittadino di Stazzema, Michele Silicani - ci è venuta, con il sindaco di Marzabotto, l'anno scorso». Ed ha ottenuto il sostegno della Presidenza del consiglio, con l'ultimo governo Prodi. Il risultato è un testo, approvato dai consigli comunali, per suggellare il patto: poi «partiranno incontri e relazioni, a dicembre ci sarà una manifestazione a Montesole e per il 2009 un calendario di eventi congiunto che coinvolgerà giovani e mondo della cultura». Il legame è stretto: «Nei miei anni di mandato - continua Silicani - ho sempre partecipato alle celebrazioni per l'eccidio a Marzabotto: le nostre realtà sono vicine. Quando ci incontriamo l'emozione è forte». E ci sono stati i processi, partiti dopo la scoperta dell'Armadio della Vergogna: «Il fatto che il procedimento di Sant'Anna abbia aperto la strada alla giustizia anche per Marzabotto è stato importantissimo».
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