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musica
La recensione di PcSera: Sonic Youth, "The Eternal"

SONIC YOUTH
The Eternal (2009)

Ai Sonic Youth dovrebbe essere consegnato il grammy della sfortuna.
Furono, davvero, uno dei grandi gruppi degli anni Ottanta, forse il piu’ grande. Il loro Daydream Nation (1988) è da tutti considerato una pietra miliare della storia del rock, un’opera seminale per il movimento indie e del noise-rock in generale.
Purtroppo, arrivarono troppo presto - gli uomini sbagliati al momento sbagliato - e altri raccolsero i frutti, dal punto di vista commerciale, del loro immenso lavoro. I Nirvana di Nevermind, ad esempio, con i quali girarono gli States in tournee (1991: the year that punk broke).
E’ vero che Cobain disse che in Smells Like Teen Spirit non fece altro che copiare i Pixies di Debaser, ma non dimenticò mai di rendere omaggio ai loro maestri della gioventu’ sonica, che da parte loro cercarono di strizzare l’occhio al nascente grunge in opere successive come Goo e Dirty.
Longevi come pochi altri, Kim Gordon, Thurston Moore, Lee Ranaldo, Steve Shelley ed il neo acquisto Mark Ibold (ex Pavement, a proposito di indie) sono tornati in studio di registrazione per un’etichetta indipendente, seppur potente come la Matador, per un’operazione da loro stessi definita di revival.
The Eternal – il cui titolo rimanda a un pezzo decadente e funereo dei Joy Division – è infatti il loro quindicesimo album (oltre a una sfilza di EP e progetti minori) - questo fatto inevitabilmente pesa - e ha l’ambizione dichiarata di racchiudere in poco piu’ di un’ora una carriera quasi trentennale.
Il loro sound risulta dunque un po’ datato (AntiOrgasm, Sacred Trickster, Malibu’ Gas Station, quasi il titolo di un quadro di Hopper), qua e là affiorano segnali di stanchezza e, in generale, c’è la sensazione di melodie già sentite, pur ben costruite.
Tuttavia, dal momento che la classe non è acqua, è impossibile non apprezzare alcuni pezzi di bravura di Ranaldo (Antenna, Walkin Blue, che sembra uscire da Copper Blue dei Sugar), un omaggio al poeta beat Gregory Corso e soprattutto la lunga, bellissima, coda acustica di Massage the History.

Da ottobre i Sonic Youth saranno in Europa: per ora previste solo cinque date: Berlino, Bruxelles, Parigi, Dublino e il festival All Tomorrow Parties di Minhead, UK.
Anche loro snobberanno il nostro paese?

Giovanni Battista Menzani
www.cjmoleskine.blogspot.com

TRACKLIST:
Sacred Trickster
Anti Orgasm
Leaky Lifeboat (For Gregory Corso)
Antenna
What We Know
Calming The Snake
Poison Arrow
Malibu Gas Station
Thunderclap For Bobby Pyn
No Way
Walkin' Blue
Massage The History

LINKS: http://www.sonicyouth.com/
 

 
Voci correlate:
  • Sonic Youth
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