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teatro
"Peppe Barra racconta" in scena a Veleia

Dopo Alessandro Bergonzoni e Giorgio Albertazzi, arriva a Veleia un altro grande interprete della scena contemporanea: Peppe Barra.

Questo terzo appuntamento del festival, in programma domani sera alle 21 e 30 a Veleia, offre l’opportunità di uno sguardo trasversale e di taglio antropologico sull’antico: un viaggio affabulatorio e magico alla scoperta delle origini della favola, dai segreti labirinti della tradizione campana alle invenzioni latine di Apuleio. Tale viaggio è affidato forse al più grande interprete vivente dell’affabulazione della tradizione mediterranea: Peppe Barra, “una di quelle rare creature fatate che popolano il mondo”, pluripremiato ambasciatore della tradizione italiana e partenopea nel mondo (da New York che gli ha conferito la cittadinanza onoraria, a Parigi, al Cairo), maschera tragica e buffonesca, retta su gesti teatrali che sono l’epitome di ogni gesto fatto in teatro, da quando i Greci andavano a vedere la vita e la sua catarsi riprodotta in scena. “Quando lo spettacolo termina, sembra che continui dentro di noi…”: questo forse il miglior modo per descrivere l’arte di Peppe Barra; all’inizio è una voce dal buio: “Nce steva  ‘na vota…”. Entra Peppe, diabolico affabulatore dalle mille voci, cantastorie per un pubblico di tutte le età, che ci guida in un magico viaggio attraverso il mondo pauroso e felice delle favole.

La sua grande esperienza di cultore e di interprete esplode nei segreti labirinti della tradizione campana. Per queste antiche strade Musica, canto e parole si fondono in un tutt’uno. E allora il pubblico ammaliato dal suono del dialetto, e dalle note che avvolgono ogni parola, verrà irretito, come un bambino, dalle storie comiche sapienti e barocche de “Lu Cunto de li Cunti”, e dalle splendide novelle di  Apuleio.

E’ uno spettacolo in cui il teatro si trasforma in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi, una confessione emozionale e sincera sulla ragione stessa di fare il mestiere del teatrante. E’ qui che le sue doti di animale di palcoscenico, maestro della comunicazione raggiunge la più completa ed ineguagliabile forza di attrazione…

Un’occasione unica per incontrare un grande artista italiano dalla carriera internazionale: figlio d’arte della grande Concetta Barra da cui eredita la felicità di stare in scena, Peppe Barra ha una carriera costellata di sodalizi artistici importanti come quello con De Simone negli anni ’70 che ne fa il protagonista della sua “Gatta Cenerentola” o come quello con Fabrizio De André che gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano del suo brano “Bocca di rosa” (dopo la prematura scomparsa del cantautore, quando Genova organizza il suo “Tributo a De André”, la famiglia De André vorrà la presenza di Peppe Barra come fulcro dell’intera manifestazione). Eclettico e aperto alle contaminazioni e alle esperienze più varie, accanto all’attività musicale di recupero della tradizione mediterranea (che gli vale il premio TENCO 1993 quale migliore interprete per l’anno in corso e il Premio Dioniso), lo troviamo impegnato nel Pinocchio cinematografico di Roberto Benigni, nel ruolo del Grillo parlante e nell’attività teatrale e lirica nel “Don Giovanni” con Piovani, diretto da Maurizio Scaparro o ne La Cantata dei Pastori (premio ETI “Olimpici del teatro 2004”). Ma soprattutto Peppe Barra è l’ambasciatore della cultura italiana all’estero scelto per la qualità artistica e l’ineguagliabile talento nel coinvolgere il pubblico internazionale a cui si rivolge (le sue tournée spaziano dall’Italia, all’Europa, agli Stati Uniti ai paesi del Mediterraneo da Israele, ad Egitto, Marocco eTunisia).

 

Dopo spettacolo

Alla fine di ogni spettacolo BUFFET organizzato in collaborazione con “Pro Veleia”, con vini e salumi piacentini offerti da Associazione Viniviticoltori della Val Chiavenna e Salumificio la Rocca.

 

 
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