Una lunga e articolata indagine condotta dai carabinieri di Piacenza e iniziata nel marzo di quest’anno ha portato all’arresto di due marocchini di 19 e 20 anni residenti a Castelsangiovanni. I due, M.S. e B.N. le loro iniziali, nonostante la giovane età, secondo quanto appurato dai militari, avevano avviato un fiorente giro di spaccio di hashish e cocaina nella zona compresa tra Castelsangiovanni, Lodi e Pavia.
L’indagine, denominata “Sottopasso”, ha preso il nome da uno dei luoghi, un sottopasso appunto nelle vicinanze di Castelsangiovanni, dove i due spacciatori erano soliti dare appuntamento ai propri clienti: dopo aver ricevuto il denaro fornivano le indicazioni per recuperare lo stupefacente. La droga proveniva dalle zone di Milano e Pavia, ma anche via auto dal Marocco, dove la coppia periodicamente si recava per “rifornirsi”.
Nel giro di pochi mesi i carabinieri hanno accertato circa trecento passaggi di droga tra spacciatori e clienti avvenuti per lo più in aperta campagna o in luoghi isolati.
Sulla coppia pendevano da luglio due ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura di Piacenza: B. N. è stato arrestato nelle scorse settimane nei pressi di Nova Milanese mentre dal bergamasco cercava di fuggire verso il Marocco; per B. N. le manette sono invece scattate ieri sera all’aeroporto di Malpensa ad opera della Polaria. Era di ritorno dal Marocco dove si era trasferito facendo perdere le proprie tracce. Per loro le accuse sono di spaccio e traffico di stupefacenti. B.N. dovrà inoltre rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. In un paio di occasioni, infatti, individuato dai carabinieri, li aveva speronati con la propria vettura dandosi alla fuga.
Un’altra persona, un piacentino di 45 anni, è stato invece denunciato per favoreggiamento. E’ accusato di aver coperto in fase di indagini le attività di spaccio dei due arrestati.
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