Nel primo semestre 2010 i fatturati delle micro e piccole imprese piacentine sono calati di oltre 11 punti percentuali. I dati arrivano dall’osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa dell’Emilia-Romagna curato da Cna e Banche di credito cooperativo (Bcc) in collaborazione con l’Istat e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
Il dato regionale relativo al fatturato, dal quale emerge una forte contrazione rispetto al secondo semestre 2009 (oltre il - 8%), si ripercuote sull'andamento dei fatturati nei singoli territori: i numeri sono in crescita solo nella provincia di Forlì-Cesena (+7,4%). A Bologna il fatturato resta stabile, ma al di sotto dei livelli pre-crisi. Oltre a Piacenza (-11,3) cali a Ferrara (-2,8%), Modena (-7% ), Ravenna (-5,5%) e Rimini (-4,2%). Va un po' meglio Reggio-Emilia che scende del 2,4% ma con segnali incoraggianti nel fatturato conto terzi (+1,0%) e nella crescita delle spese per retribuzioni (+6,9%).
Secondo gli imprenditori intervistati, anche i posti di lavoro sono sempre più a rischio. Anche con la ripresa non si prevedono nuove assunzioni e la vera sfida sarà quella di confermare la manodopera già in forza. Così, per l’80% degli intervistati, le tendenze negative proseguiranno anche nei prossimi sei mesi e crescerà la precarizzazione del lavoro, soprattutto tra i giovani. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali dichiara di averne fatto uso nel primo semestre del 2010 il 17% delle imprese.
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