Giovanni Battista Menzani scrive per PiacenzaSera.it la recensione dell'ultimo album degli Eels, "Tomorrow morning"
EELS
Tomorrow Morning
2010
Mr E – al secolo Mark Oliver Everett - lo avrete capito, è un nostro pallino.
Dunque l’inizio di settembre si presenta con un’accoppiata da urlo: nuovo disco e concerto milanese all’Alcatraz (15.09), unica tappa italiana di un tour partito il 3 agosto scorso dalla California. Tanta roba, come dicono oggi i gggiovani.
Qualcuno però potrebbe storcere il naso: ancora gli Eels... Tuttavia, non è colpa nostra se incidono ben tre album nello spazio di soli diciotto mesi – lo ammettiamo, possono sembrare tanti – per completare con Tomorrow Morning la trilogia iniziata con Hombre Lobo nel 2009 e proseguita con End Times all’inizio dell’anno.
Diciamolo subito: il disco è un gran disco.
Piu’ arioso e solare rispetto al capitolo precedente. Ovunque aleggia una vena di ottimismo e di riappacificamento con il mondo. "L'accostamento a "Tomorrow Morning"", dice Mr E. nel presentare il nuovo lavoro, "cambia il significato del titolo di "End Times": come potrebbe essere davvero la fine se domani c'è un nuovo mattino?".
Si parte con un breve strumentale, punteggiato dai campanelli sintetici che con il tempo sono diventati un loro marchio di fabbrica, a cui succede I’m a Hummingbird, un brano dall’aria quasi space accompagnato da soli archi. The Morning è la prima delle solite straordinarie ballate (What I Have To Offer, That's Not Her Way): è davvero notevole la quantità sfornata nel tempo da E. senza correre il rischio di apparire ripetitivo.
Baby Loves Me – così come The man - riprende i passaggi piu’ ruvidi di Hombre lobo, mentre Looking Up è un blues sporco a là Cave.
Il singolo Spectacular Girl e la già citata What I Have To Offer introducono le bellissime
This Is Where It Gets Good, con la suo incedere ipnotico e la sua coda elettronica con tastiere e sample in gran spolvero (sembra di ascoltare Beck rifare un pezzo dei Can di Tago Mago) e – dopo un altro breve strumentale - Oh So Lovely, con gli archi a cura della Tomorrow Morning Orchestra e la cui atmosfera mistica rimanda ai tempi di Beautiful Freak.
Il finale segna sereno. I Like The Way This Is Going è la piu’ classica dichiarazione d’amore e i cori della conclusiva Mystery Of Life sono il presagio di un futuro luminoso, di un risveglio, così come l’albero di Jacaranda in fiore sulla cover dell’album.
La versione deluxe ha un EP allegato contenente quattro tracce inedite (Swimming Lesson, St. Elizabeth Story, Let’s Ruin Julie’s Birthday e For You): anche in questo caso si tratta di materiale ampiamente sopra la sufficienza.
Dal vivo gli Eels non deludono, anche se resta qualche rimpianto per la durata scarsina del concerto (poco piu’ di 90 minuti) e per l’assenza di quasi tutti i grandi classici. Mr E. si presenta con un’inquietante look fatto di bizzarra bandana, occhialoni neri e barba foltissima, e il resto del gruppo non è da meno: picchiano duro, e con quelle barbe sembrano gli ZZ Top suonare i Ramones. Ripropongono buona parte della trilogia, con soli 3 brani da Tomorrow Morning: Spectacular Girl, Looking Up e Oh So Lovely, l’ultimo bis e tra i brani migliori insieme a Fresh Blood, Prizefighter, I Like Birds e il gioiello That Look You Give That Guy.
Giovanni Battista Menzani
www.cjmoleskine.blogspot.com
TRACKLIST:
In Gratitude For This Magnificent Day
I'm A Hummingbird
The Morning
Baby Loves Me
Spectacular Girl
What I Have To Offer
This Is Where It Gets Good
After The Earthquake
Oh So Lovely
The Man
Looking Up
That's Not Her Way
I Like The Way This Is Going
Mystery Of Life