Comunicato stampa della Flc Cgil e la segreteria Cgil di Piacenza
La FLC e la CGIL di Piacenza valutano inammissibile e particolarmente grave il contenuto della nota riservata che il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale ha trasmesso ai Dirigenti degli USP relativa a “indicazioni sulle dichiarazioni a mezzo stampo del personale scolastico”.
Nella nota viene messa in discussione la possibilità per le lavoratrici e i lavoratori della scuola di esprimere posizioni critiche a mezzo stampa nei confronti della politica scolastica del Governo.
La nota afferma, inoltre, che è “improprio” rivolgere documenti, appelli o richieste da parte del personale a chiunque non sia un diretto superiore, e fa un richiamo esplicito a sanzioni disciplinari che potrebbero colpire coloro che compiono “atti non conformi alla responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti la funzione”
Il Ministro Gelmini attraverso un comunicato stampa in cui afferma di condividere e sostenere l’operato del direttore dell’USR dell’Emilia Romagna sostiene che non è consentito usare il mondo dell’istruzione per fini di propaganda politica che nulla hanno a che vedere col mondo della scuola.
Noi riteniamo che le dichiarazioni del Ministro Gelmini e la nota del Direttore Limina contraddicano la Carta costituzionale che all’art 21 afferma che tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo d’informazione. Questa è una libertà fondamentale che non trova limitazioni legate alla professione o al lavoro che si svolge.
La FLC e la CGIL ritengono che il tentativo di sminuire le proteste del mondo della scuola catalogandole come mera propaganda politica sia un grave errore per chi ha un così alto ruolo istituzionale. Inoltre l’accusa di ledere l’immagine della scuola ci sembra perlomeno paradossale se lanciata da chi, tagliando costantemente le risorse umane e finanziarie e denigrando costantemente i lavoratori di questo settore, rappresenta la causa principale di lesione dell’immagine e della qualità della scuola pubblica.
Riteniamo, coerentemente con quanto espresso dai livelli regionale e nazionale della FLC CGIL, che l’unica risposta possibile sia il ritiro immediato della nota e le dimissioni del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Chiediamo, inoltre, che le Istituzioni, a partire dal Consiglio regionale e provinciale, si pronuncino su quanto accaduto.
La FLC e la CGIL vogliono ribadire che le minacce non fermeranno le proteste e non metteranno a tacere le posizioni critiche, perché il personale della scuola e la società che ha a cuore il futuro del proprio Paese non possono rassegnarsi ad assistere alla distruzione della scuola pubblica statale e non guarderanno indifferenti alla violazione di uno dei diritti democratici fondamentali .
LA SEGRETERIA FLC LA SEGRETERIA CGIL
PIACENZA PIACENZA