Un incontro e un confronto con due agenti antimafia per ribadire che anche l’informazione e la conoscenza sono metodi per combattere una delle piaghe più grandi del nostro paese. E’ quanto è avvenuto questo pomeriggio all’Auditorium S.Ilario, dove sono intervenuti I.M.D, poliziotto della sezione Catturandi di Palermo, e Gianni Palagonia, ispettore capo della polizia di Stato, che hanno raccontato, celati da un paravento, le proprie esperienze di agenti “in trincea” già descritte nei loro libri. “100% Sbirro” e “Nelle mani di nessuno”. I.M.D, promosso per ben quattro volte per merito straordinario, ha partecipato anche alla cattura di Bernardo Provenzano e Giovanni Brusca. Palagonia invece ha preso parte ad importanti indagini contro Cosa Nostra, a seguito delle quali è stato costretto a trasferirsi dalla Sicilia al nord dove oggi vive e lavora sotto copertura, ed è stato impegnato in prima linea nell’operazione che ha portato all’individuazione del nucleo delle nuove Brigate Rosse.
“Parlare di mafia e aumentare l’informazione e la conoscenza su certi temi è fondamentale e costituisce un forte elemento di disturbo per tutte le organizzazioni mafiose" – hanno spiegato introducendo l'incontro Sandro Chiaravallotti, segretario del Siap di Piacenza, e Massimiliano Borotti, segretario Uil, promotori dell'iniziativa in memoria delle vittime di Capaci e via D'Amelio.
"La mafia è presente ovunque e si è ormai insediata stabilmente anche al Nord dove fa investimenti e spesso ripulisce denaro sporco- ha detto I.M.D. - per questo è fondamentale non abbassare mai la guardia e mantenere sempre alta l'attenzione a tutti i livelli"
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