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Romani (Idv): "Il mio impegno per i lavoratori precari"

Comunicato stampa Simona Romani, candidata Idv al consiglio regionale

Gentile Direttore,
sono grata al Santo Padre di aver ricordato che “l'aumento della disoccupazione, specie giovanile, l'impoverimento economico di molti lavoratori e l'emersione di nuove forme di schiavitù  esigono come obiettivo prioritario l'accesso ad un lavoro dignitoso per tutti”. Nel 2010 i dati sulla crisi economica conosceranno quello ulteriormente drammatico di oltre 400 mila lavoratori che termineranno la cassa integrazione ordinaria e straordinaria ed entreranno nel buio della disoccupazione e della mobilità . Sono molto preoccupata che il tema del lavoro non costituisca come dovrebbe l’unica vera priorità di questa campagna elettorale.
Sono candidata alle prossime elezioni regionali con l’Italia dei Valori e, poiché sono  una donna che vive del proprio lavoro, difficilmente gli elettori potranno vedermi sui manifesti 6x3 dai costi esorbitanti o nei lussuosi point elettorali allestiti con il contributo di finanziatori ai quali mostrare benevolenza una volta eletti; potranno semmai incontrarmi al mattino presto sui mercati della nostra provincia, prima di recarmi al lavoro. E’ lì che spiego a tante massaie indaffarate che, come donna e mamma, mi sono candidata per costruire futuro, quello dei miei  e dei loro figli.
Voglio infatti impegnarmi ad estendere misure di sostegno al reddito, mediante l’introduzione di un sussidio di disoccupazione regionale, per coloro che non beneficiano di ammortizzatori sociali: lavoratori precari a cui non è rinnovato il contratto, coloro che non hanno diritto ad accedere alle liste di mobilità o ai sussidi di disoccupazione.
Voglio che si utilizzi la leva fiscale per ridurre il costo del lavoro delle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato per frenare il fenomeno del precariato e l’introduzione del credito di imposta  a favore dei datori di lavoro che trasformano in contratti a tempo indeterminato quelli che non lo sono.
Voglio aumentare il finanziamento regionale di quegli organismi di garanzia collettiva dei fidi (confidi) che favoriscono l'accesso al credito delle piccole e medie imprese tramite concessioni di garanzie bancarie e pensare un intervento che commisura il sostegno pubblico a garanzia del credito alla quota di lavoratori con contratto a tempo indeterminato nelle imprese che accedono al finanziamento.
Voglio che le politiche di formazione,  spesso fonte di sprechi, siano finalizzate all’effettiva qualificazione per l’inserimento nel mondo del lavoro anche mediante il finanziamento di voucher formativi individuali, per sviluppare competenze professionali elevate, utilizzabili in diverse tipologie di posti di lavoro, cui potrebbe associarsi un incentivo fiscale sugli investimenti innovativi effettuati dalle imprese in cui viene speso il voucher stesso. Voglio cioè favorire una politica di sviluppo del capitale umano: il voucher o analoghi strumenti potrebbero estendersi agli studenti in obbligo formativo prevedendo risorse pubbliche o un aumento delle stesse dirette al co-finanziamento di un periodo di studio all'estero per gli studenti che frequentano la scuola media superiore.
Voglio che si collochino i lavoratori in cassa integrazione all’interno degli uffici pubblici ministeriali (ad es. giustizia) in gravi carenze di organico, previ accordi con i ministeri competenti, integrando l’idennità percepita con risorse ricavabili dai fondi regionali o locali a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi economica, con il duplice scopo di garantire la funzionalità di importanti uffici pubblici e non escludere dal ciclo produttivo lavoratori cassintegrati.
Voglio, ancora, che coloro che un lavoro lo hanno, come i pendolari, non debbano affrontare un calvario quotidiano per poterlo conservare e quindi fare in modo che la Regione abbia un forte e reale potere di indirizzo sul piano politico e amministrativo nella stesura dei contratti di servizio ferroviari e nel controllo dei risultati.
Questo è, in sintesi, ciò che voglio e che con l’Italia dei Valori intendo impegnarmi  a fare se sarò eletta in consiglio regionale.

Simona Romani
Candidata al Consiglio regionale
Italia dei Valori
 

 

 
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