Fonte ufficio stampa del Comune di Piacenza

Il canile municipale di via Bubba è stato oggetto, nei giorni scorsi, di un’ispezione igienico-sanitaria da parte dei Nas di Parma. I controlli hanno riguardato la condizione dei box per il ricovero degli animali – riscontrando una sufficiente presenza di aree di sgambamento – e gli aspetti relativi all’assistenza sanitaria: a questo proposito, non sono emerse irregolarità né dall’esame del registro per il triennio 2009-2011 degli interventi ordinari, straordinari e di scarico dei farmaci tenuto dai veterinari della clinica Farnesiana cui è affidato il servizio, né dalla verifica sulle scorte dei medicinali.
Contestualmente, gli ispettori dei Nas hanno consultato il registro di movimentazione dei cani, su cui vengono annotati, tra le altre informazioni, i dati riguardanti il luogo di cattura o ritrovamento, la data di entrata, il controllo della presenza di microchip e la data di uscita dell’animale. Attualmente, risultano presenti 200 cani, regolarmente registrati.
Il verbale rilasciato al termine dei controlli definisce soddisfacenti le condizioni igieniche e strutturali dei box per il ricovero degli animali e degli altri ambienti, sottolineando il buono stato delle reti di recinzione e delle condizioni fisiche e di trattamento dei cani. In generale, l’intera struttura risponde ai requisiti previsti dalla legge regionale dell’Emilia Romagna n. 27/2000, adottata ai sensi della normativa 281/1991 (legge quadro in materia di animali, di affezione e prevenzione del randagismo).
“Questi controlli – commenta l’assessore alla Tutela Animali Katia Tarasconi – sono molto importanti per garantire la corretta gestione dei canili municipali, in cui il rispetto delle regole igienico-sanitarie è fondamentale. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori e i volontari che, con il loro prezioso contributo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale garantiscono il buon funzionamento della struttura di via Bubba e la piena attenzione ai diritti degli animali che vi sono ricoverati”.