C'era da aspettarselo che gli scavi per la posa delle tubazioni del teleriscaldamento, eseguiti in pieno centro, portassero alla luce qualche reperto di valore storico. Nel sopralluogo di stamane l'assessore ai Lavori Pubblici Ignazio Brambati ha fatto il punto della situazione e spiegato la natura dei ritrovamenti nel sottosuolo. "Finora abbiamo ritrovato - ha spiegato - un muretto appartenuto allo scomparso convento di S. Siro, proprio all'angolo tra la via omonima e via Giordani. Si tratta di un manufatto del '5-600 già sottoposto alla valutazione della Soprintendenza. Di comune accordo si è deciso di mantenerlo, facedo passare i tubi al di sotto (vedi foto). E' stato schedato e fotografato e verrà ricoperto. Sempre in via Giordani è stato rinvenuto il tracciato di un antico canale irriguo risalente al '7-800. E' la dimostrazione di come sia difficolotoso lavorare scavando nel centro storico e non è escluso che vengano alla luce altri reperti ancora. Stiamo operando con la massima attenzione e a causa di questi imprevisti si può stimare che i lavori subiranno uno slittamento di qualche settimana, terminando alla metà ottobre. La posa di questi collegamenti fornirà il teleriscaldamento a importanti strutture come i due teatri, il conservatorio, il palazzo Enel, la galleria Ricci Oddi, più altre utenze private. Nel corso degli scavi rimettiamo in ordine la rete di sottoservizi, mentre la nuova pavimentazione di via S. Siro e della prima parte di via Giordani non sarà più a bitume, ma a porfido, con marciapiedi più larghi".
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