Male d’Amore, musica e teatro nella serata conclusiva
Raccontare il disagio, il dolore e la violenza che possono nascere all’interno della coppia attraverso la musica, il teatro e la poesia; è stata questa l’idea da cui è nata la prima edizione del progetto “Male d’Amore”. Il concorso artistico, promosso dal Comune di Piacenza e dall’associazione Airbag – 29cento factory, è giunto domenica all’atto finale di un percorso iniziato il 14 maggio scorso e concluso con una tre giorni di musica e recitazione. Tanti i giovani artisti piacentini che si sono susseguiti sul palco del teatro Trieste 34; hanno raccontato, filtrandoli attraverso la loro esperienza quotidiana, i vari aspetti, positivi e negativi, del rapporto amoroso.
Davanti a un nutrito pubblico, i primi ad esibirsi domenica sono stati i ragazzi del gruppo teatrale Famigli Sperelli. Nel loro “Amor che nulla ha amato” hanno proposto una serie di situazioni comuni: gelosie che si trasformano in oppressione, la violenza all’interno del matrimonio e il vuoto che si crea tra gli amori virtuali e quelli reali. La sezione musicale invece è stata aperta dai Kabutermanneken, che con il loro folk fatto di chitarre, violino e ukulele, i loro testi ironici e originali, hanno trascinato i tanti giovani presenti. Poi di nuovo teatro con gli studenti della 2^E dell’istituto Casali, che hanno rivisitato “Romeo e Giulietta”, inserendolo nella contemporaneità e nel problema dell’integrazione. “Solo sangue tra di noi” è invece la canzone che hanno presentato i Blugrana e inserita nello speciale cofanetto MD’A, che è stato distribuito durante la tre serate conclusive del concorso. Sul palco del teatro Trieste 34 è stato poi tempo per il suono profondo e minimale dei Caretaker, emozionanti nel riuscire a trasmettere un’atmosfera di intimità unica. Movimentata e ricca di ritmo è stata invece l’esibizione dei Sweat, band punk prestata in quest’occasione all’acustico, come dimostra la bellissima cover di Billy Idol. A chiudere la serata, sperando in una nuova edizione il prossimo anno, sono stati i salti della Style Rock Crew, gruppo di ballerini hip hop dell’istituto Casali.
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