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Papaleo, "il Sud depresso dietro la leggerezza del mio film"
 

 'Non mi interessava raccontare il Meridione in modo realistico, tutto sommato é una sfera già abbastanza indagata. Per la mia terra provo più che rabbia una sorta di delusione'. Così Rocco Papaleo ha commentato il suo film "Basilicata coast to coast" in programma stasera al Bobbio Film Festival. Il regista esordiente ha dialogato in modo divertente e istrionico con la stampa e con gli allievi del corso di cinematografia diretto da Marco Bellocchio. "Assistenzialismo e assenza di meritocrazia sono problemi importanti al Sud che compaiono nei miei personaggi",

'La musica è senza dubbio un elemento trainante del film. A mio parere Rita Marcotulli é una delle più grandi musiciste italiane. Grazie a lei e ai fantastici strumentisti coinvolti ne esce una colonna sonora notevole. In pratica spesso é come se le parti si capovolgessero: invece di musica che accompagna le immagini, sono queste ultime che diventano secondarie, qualcosa messo lì per completare e valorizzare la musica. Il territtorio è un altro fattore importante del film, ovviamente. Quello lucano è molto vario e offre la possibilità di differenziare la caratterizzazione dei personaggi, introversi quando il paesaggio è quasi desertico, e più aperti dove invece esplede un paesaggio lussureggiante".

Gli viene chiesto dell'esperienza di essere attore regista al tempo stesso: "Come attore mi sono trovato bene, e posso dire di aver lavorato con un regista che stimo veramente... In realtà questo film deve molto a Giovanna Mezzogiorno, è grazie a lei e alla sua insistenza che il progetto è andato avanti".

Duecento copie distribuite e diversi milioni di inbcasso, la prima fatica di Papaleo ha avuto grande successo di pubblico anche senza la trafila dei festival: "Ha funzionato molto il passaparola, tant.è vero che il film ha incassato di più durante il secondo weekend che nel primo. Mi trovo in difficoltà quando mi viene chiesto di raccontare l'impresa di girare un film con un budget ridotto. In realtà le riprese sono costate 2 milioni di euro, di cui solo il 25% coperti dal finanziamento pubblico. Mi rendo conto che per il cinema non è tanto, ma per me che ho un padre impiegato statale si tratta di una cifra altissima. Motivo per cui mi sono impegnato a fondo per ottimizzare la resa finale. Recentemente ho visto un film girato con 120mila euro, quella sì che è un'impresa".

"Il viaggio" ha concluso il regista calabrese "è un archetipo per costruire la trama di un film, e si presta ovviamente ad una metafora sul viaggio della nostra esistenza. Nel film ho voluto inserire una finta citazione: la vita è così breve, se non la si allunga".

 
Voci correlate:
  • bobbio film festival
  • rocco papaleo
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