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Marcia, il "Pino Dordoni" è di Brugnetti
  

E' l'olimpionico di Atene 2004 Ivano Brugnetti, il vincitore del "Pino Dordoni International" sulle strade cittadine. Seconda piazza per Ivan Trotskiy, atleta bielorusso e terza per Stepanchuk, pure blielorusso. Nella classifica femminile domina Xinou, greca, seconda Valentina Trapletti, ultimo gradino del podio per Borovska.

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Il Pino Dordoni International in programma oggi, domenica 12 ottobre, festeggerà il suo decennale con un protagonista d'eccezione, il campione olimpico Alex Schwazer che rende onore alla storia del campione piacentino che dà il nome all'evento (Pino Dordoni conquistò la medaglia d'oro nella medesima disciplina all'olimpiade di Helsinki 1952). Come da tradizione, la mattina della domenica sarà riservata al fitwalking, la manifestazione a passo di cammino lungo le vie del centro città. Nel pomeriggio, spazio ai campioni della marcia, con il duello tra Ivano Brugnetti, campione olimpico ad Atene 2004 ed il francece, campione europeo e vice-campione mondiale della 50 Km Yohann Diniz.

I campioni ospiti in municipio venerdì

Alex Schwazer e Pino Dordoni, il futuro e il passato della marcia italiana. Entrambe olimpionici, entrambe campioni in due ere sportive diverse e per certi versi lontanissime. Il filmato proiettato in municipio, alla presenza del sindaco Roberto Reggi in onore dell'ospite Alex Schwazer, ha messo a confronto le foto di Pechino 2008 e quelle di oltre 55 anni fa. Ad accompagnare l'atleta altoatesino altri tre medagliati olimpici, Ivano Brugnetti, Maurizio Damilano e Abdon Pamich. Il sindaco Roberto Reggi ha consegnato una targa ricordo a Schwazer: "Per noi è un onore averla qui - ha affermato - nella nostra sala consigliare: con la sua prestazione straordinaria alle Olimpiadi di Pechino ci ha fatto emozionare tutti, ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani, e come piacentini consapevoli della grande tradizione che possiamo vantare nella marcia. Sappiamo quanti sacrifici è costata quella medaglia d'oro ma l'emozione di arrivare da solo dentro allo stadio di Pechino dev'essere stata incredibile". Schwazer ha ringraziato per l'accoglienza e ha detto di essere felice di presenziare al Memorial Pino Dordoni di domenica prossima. "Non ho conosciuto Dordoni, ma in tanti mi hanno raccontato la sua grandezza. Sono arrivato qui stanco e non potrò gareggiare, comunque spero di arrvare in forma la prossima volta e magari di vincere". 

 

 
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