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Marvulli e Aeschbach i trionfatori della 6 Giorni delle Rose

Sono Franco Marvulli e Alexander Aeschbach i trionfatori della Sei Giorni delle Rose 2009. Come da copione, è stata l'ultima volata a decidere quale coppia avrebbe vestito l'ultima maglia bianca, la più ambita, quella dell'apoteosi, l'unica ad essere consegnata alla storia.
La serata del gran finale è inaugurata dalla corsa a punti a coppie, che per la verità i big affrontano un po' al risparmio. C'è dunque spazio per le cosiddette seconde linee e a cogliere l'occasione sono i danesi Jasper Morkov e Philip Nielsen (Twin Pack), che precedono i sudafricani Nolan Hoffmann e Dean Edwards (Rosti) e i colombiani Juan Esteban Arrango e Carlos Uran (Alu Tecno). Ritornano poi subito in pista i numeri neri per la prova scratch, appannaggio di una grande firma della manifestazione, il ceco Alois Kankovsky (Ferri), che mette in fila Eric Barlevav (Industrial Box),  Dean Edwards (Rosti) e tutti gli altri. La successiva eliminazione riservata ai numeri rossi incorona il campione olimpico Water Perez (Cmo). La Serie Sprint a coppie, con i punti dei vari traguardi direttamente in classica generale, vive il suo momento più intenso già alla prima volata, che il ceco Alois Kankosky si aggiudica, consentendo alla coppia in maglia Ferri (completata dal connazionale Peter Lazar) di superare i 100 punti e quindi guadagnare la tornata d'abbuono. A metà  della serata conclusiva, dunque, Lazar e Kankovky, unica coppia a pieni giri in graduatoria, sfilano virtualmente la maglia bianca di leader a Risi-Guarnieri. La Serie Sprint, comunque, finisce nel carniere di Hoffman e Edwards (Rosi). Alle loro spalle, Keisse-Stam (Conad) e proprio Lazar-Kankovsky (Ferri). Ma Hoffmann ed Edwards il loro capolavoro lo confezionano nel Giro Lanciato, la prova che forse più di ogni altra scalda l'entusiasmo del velodromo Attilio Pavesi. Già vincitori in questa specialità  durante la prima serata, i sudafricani hanno atteso l'ultimo atto per ripetersi, ma lo fanno alla grandissima: 21'55 il tempo del tandem in maglia Rosti, alla media di 65,819 km/h, e soprattutto a soli 2 centesimi dal record assoluto detenuto da Colla-Donadio. Proprio gli argentini del Salumificio La Rocca devono accontentarsi della piazza d'onore, staccati di 14 centesimi, mentre Marvulli-Aeschbach (Rossetti Market) chiudono al terzo posto.

L'americana finale (100 giri; i primi 50 senza sprinta  punteggio) inizia con questa situazione: Lazar-Kankovsky con 108 punti, quindi, a un giro, Marvulli-Aeschbach (170), Risi-Guarnieri (166) e Keisse-Stam (119). Dopo una lunga serie di attacchi la seconda parte di gara diventa un duello all'ultimo sprint tra  Marvulli-Aeschbach e Risi-Guarnieri. Un testa a testa continuo, con l'ultima volata a decidere: alla coppia in maglia Rossetti Market basta un secondo posto per centrare il successo. Ma Marvulli, alla sua quarta affermazione consecutiva a Fiorenzuola, vuole trionfare e così è la ancora sua ruota a battezzare l'ultimo traguardo della dodicesima Sei Giorni delle Rose.

 

 
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