Forse non si scioglieranno tutti i nodi, ma la riunione dell'esecutivo regionale del Partito Democratico di stasera potrebbe essere molto importante per la partita delle liste regionali alle elezioni. Sulla scrivania del segretario emiliano Salvatore Caronna (nella foto) c'è un "listone" con 100 nomi che naturalmente andrà sfrondata di un bel po', per arrivare a definire chi verrà inserito nella quota eleggibile (nel 2006 in 30 andarono al Parlamento, 21 alla Camera e 9 al Senato). La partita è tutta politica e anche Piacenza, per capire se avrà diritto ad un terzo eleggibile oltre ai "sicuri" Maurizio Migliavacca e Pierluigi Bersani, dovrà fare i conti con i vari riequilibri. Caronna ha più volte dichiarato che le "minoranze" politiche non veltroniane saranno tutelate. Tradotto: ala sinistra, bindiani e lettiani avranno diritto a tanti posti in proporzione al loro peso nel contesto regionale. La rappresentanza geografica invece non è considerata vincolante: Piacenza si gioca così al pari delle altre province la possibilità di esprimere un terzo candidato. Che molto probabilmente sarà donna, ma non è certo. Così come non è certo se il seggio sia della Camera o del Senato. L'identikit della persona prescelta dovrà avere precise caratteristiche per rispondere alle esigenze che emergeranno dal tavolo bolognese.
Sul versante "lettiano" due possibili candidati, Matteo Richetti e Marco Barbieri sembrano essersi fatti da parte. Resta invece in pista come "papabile" Paola De Micheli, donna e quindi più facilmente inseribile in lista. Sulla sua strada potrebbe però trovare l'ingombrante figura del ministro uscente dell'Agricoltura Paolo De Castro, che potrebbe essere candidato in Emilia.
|